“Non ci nascondiamo nel sottobosco dei partiti”, Di Stefano: “Chi vuole dialogare ci metta la faccia”

 
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Di Stefano parla di un'occasione imperdibile

Gela. “Il dialogo è in atto soprattutto con i movimenti civici. Noi siamo stati chiari fin dall’inizio. I partiti? Al momento, è difficile capire quali siano i loro referenti”. Terenziano Di Stefano, che in consiglio comunale c’è già stato durante la sindacatura Fasulo, da qualche settimana ha lanciato ufficialmente la sua candidatura a sindaco, appoggiato dal gruppo di “Una Buona Idea”. “Stiamo organizzando incontri aperti a tutti – continua – ci abbiamo messo la faccia fin dall’inizio. Non siamo abituati a muoverci nel sottobosco come fanno tanti, che devono ancora capire quali alleanze possano garantirgli più voti. Abbiamo ricevuto diverse richieste e stiamo aprendo il confronto. I partiti non ci interessano. Con chi dovremmo parlare? In Forza Italia sembrano esserci almeno tre gruppi differenti. I leghisti in questa fase devono rispondere alle direttive che arrivano da Caltanissetta o da Palermo. Il Pd? Anche loro non hanno le idee chiare e ribadisco che non siamo interessati alle solite manovre o agli accordi sottobanco. Stiamo parlando con ex dem usciti dal partito ma anche con chi ha gravitato in altri gruppi del centrosinistra e non si riconosce più in quest’area politica. Chi vorrà seguirci dovrà farlo mettendoci la faccia, con nome e cognome”.

La corsa di Di Stefano verso il municipio non sembra delle più agevoli. Per ora, il gruppo di “Una Buona Idea” che lo sostiene sta cercando di valutare l’esistenza effettiva di spazi per arrivare a costruire un fronte più ampio, soprattutto in ottica elettorale.

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