Non è più il tribunale dei giudici ragazzini, altri due magistrati al PalaGiustizia

 
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Gela. Un giudice e un sostituto in arrivo. Un tribunale portato come esempio di efficienza al Csm. Sono cambiate le cose rispetto a quando il palazzo di giustizia era gestito da “giudici ragazzini” e considerato un “avamposto” in terra di frontiera.

I bandi di concorso andavano deserti. Nessuno voleva prestare servizio in questo angolo del Mediterraneo. Oggi si fa a gara, e come dice il presidente Alberto Leone “si sgomita per prestare servizio a Gela”. Ad aprile si insedierà un nuovo giudice, Emanuela Matta. Anche in procura arriverà un pubblico ministero. In questo modo il tribunale sarà al completo in tutto il suo organico. Rimane un posto vuoto in procura.

Il presidente Leone è orgoglioso del lavoro dei suoi colleghi. “Essere citati dal Csm come esempio di efficienza non è cosa che accade tutti i giorni – dice – così come è bello sapere che adesso i magistrati scelgono Gela come sede dove prestare servizio. E vi assicuro che non sono colleghi ultimi nelle graduatorie, ma vincitori di concorso nei primi posti. Significa che questa struttura adesso viene vista in maniera positiva”.

Il lavoro arretrato è stato smaltito, ma rispetto al 2010 c’è una lieve flessione nel numero di sentenze. “Nel settore civile – ci tiene a precisare il presidente Leone – ma anche in questo caso c’è un motivo preciso. I colleghi si sono insediati otto mesi fa, per cui il loro compito è stato subito gravoso. Contiamo di recuperare quest’anno.

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