“Non era al mare nel periodo di malattia”, Tekra dovrà reintegrare operaio licenziato

 
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Gela. Negli ultimi giorni, i lavoratori di Tekra stanno protestando per ottenere i pagamenti mensili entro le scadenze fissate dai contratti. I ritardi da parte dell’azienda, infatti, si stanno facendo sempre più frequenti. La società campana dovrà intanto reintegrare un operaio, licenziato tre anni fa. Era il luglio del 2018, quando ad Antonino Gentile venne notificato un provvedimento di licenziamento per giusta causa. Secondo i vertici di Tekra, seppur riconosciutogli un periodo di malattia, per la riabilitazione da sostenere, si sarebbe recato al mare, come provato da una foto pubblicata dall’operaio sul suo profilo facebook. Il legale del lavoratore, l’avvocato Riccardo Balsamo, è invece riuscito a dimostrare che quel licenziamento fu illegittimo. Il giudice del lavoro del tribunale ha accolto il ricorso. Come sostenuto dalla difesa, in realtà quella foto, postata dall’operaio, si riferiva all’estate dell’anno precedente. Nessuna gita al mare, quindi, visto che il lavoratore fu sempre sottoposto a verifica durante il periodo di malattia, risultando presente nella sua abitazione. Tra le altre cose, il ricorrente ha anche citato parecchia giurisprudenza che, su casi analoghi, si è pronunciata favorevolmente al lavoratore.

Non può considerarsi causa di licenziamento l’eventuale allontanamento del dipendente dalla propria abitazione, purchè non incida negativamente sulla sua riabilitazione. In base alla decisione del giudice, oltre a reintegrare l’operaio, i vertici di Tekra dovranno riconoscergli le indennità maturate.

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