“Non ha rapporti con i clan”, respinta sorveglianza speciale per Benedetto Rinzivillo

 
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Gela. La sua posizione era già stata archiviata nell’indagine “Exitus”, concentrata sui presunti appoggi, anche economici, ottenuti dal boss sessantenne Salvatore Rinzivillo. Ora, è stata formalizzata anche la motivazione che respinge la richiesta di sottoposizione alla sorveglianza speciale, che era stata formulata nei confronti del cinquantanovenne Benedetto Rinzivillo. Non gli sarà applicata nessuna misura. La decisione è stata emessa dai giudici del tribunale delle misure di prevenzione di Caltanissetta. I suoi legali, gli avvocati Joseph Donegani ed Emanuele Manganuco, da subito hanno chiesto che la proposta di misura venisse respinta. Hanno prodotto non solo il provvedimento del tribunale del riesame, che dispose la scarcerazione e il ritorno in libertà dell’esercente, che era stato arrestato nel blitz “Exitus”; ma inoltre la sentenza “Tagli pregiati”, con l’assoluzione. Hanno spiegato che a carico di Benedetto Rinzivillo non sono mai emerse effettive risultanze di una vicinanza ad ambienti mafiosi.

Per la difesa, ha sempre lavorato, nel settore delle carni, senza mai avere collegamenti con la criminalità organizzata. Tutte le accuse non hanno retto già in fase di indagine, compresa la tentata estorsione ad un altro operatore del settore. Elementi che i giudici nisseni hanno accolto, respingendo la richiesta della sorveglianza speciale, avanzata dalla questura di Caltanissetta.

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