“Non mi ha violentata”, una giovanissima ritratta le accuse mosse al nuovo marito della madre

 
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Gela. “Ero arrabbiata con lui, per questo motivo l’ho accusato. In realtà, si è sempre comportato bene nei miei confronti”. La giovane ritratta le accuse. Ha ritrattato le dichiarazioni già rese davanti agli investigatori la giovanissima che sarebbe stata violentata dal nuovo marito della madre, un operaio tunisino da anni residente in città. E’ stata sentita in aula, davanti al collegio penale presieduto dal giudice Miriam D’Amore, a latere Tiziana Landoni ed Ersilia Guzzetta. Nonostante le richieste che sono arrivate dal pm Monia Di Marco, la giovane ha ribadito di aver accusato il marito della madre solo per ripicca. L’altra sorella chiamata a testimoniare, invece, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. L’operaio è a processo e deve rispondere di violenza sessuale, incesto ma anche di maltrattamenti in famiglia. Venne arrestato dagli agenti di polizia del commissariato, dopo la denuncia sporta dalla moglie e dalle figlie. Il difensore di fiducia dell’imputato, l’avvocato Davide Limoncello, ha cercato di ripercorrere l’intera vicenda. L’operaio ha sempre escluso di aver abusato della giovanissima, ci sarebbero stati solo diverbi familiari. Negli scorsi mesi, la moglie e le figlie inoltrarono una missiva ai magistrati della procura, attraverso la quale ritrattavano le accuse. Intanto, il collegio penale ha nominato un perito che si occuperà di trascrivere il contenuto delle intercettazioni effettuate dagli inquirenti.

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