“Non offese i dirigenti dell’ospedale”, in aula il caso dell’infermiere-sindacalista

 
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Gela. Chiesta l’assoluzione bis per l’infermiere Giuseppe Cirignotta. L’operatore dell’ospedale Vittorio Emanuele era accusato di aver offeso, diversi anni fa, gli allora vertici del presidio di Caposoprano.

L’infermiere era già stato assolto dal giudice di pace. A denunciarlo fu l’ex direttore amministrativo Salvatore Ficarra, costituitosi parte civile con l’avvocato Ferdinando Maurelli. Già il giudice di pace aveva pronunciato una sentenza d’assoluzione per l’imputato, difeso dagli avvocati Fabio Fargetta e Vittorio Giardino. L’ex dirigente del Vittorio Emanuele, però, ha scelto d’impugnare quella decisione. Così, il procedimento si è spostato davanti al giudice Ersilia Guzzetta. Il presunto confronto verbale tra l’infermiere e gli allora vertici del nosocomio Ettore Costa, Salvatore Ficarra e Francesco Bennici si sarebbe svolto durante una manifestazione sindacale organizzata dai dipendenti della struttura. “Il mio assistito – ha spiegato l’avvocato Maurelli – venne offeso e etichettato come fascista!”. Diversa, invece, la ricostruzione fornita dalla difesa che ha fatto leva sulle testimonianze di alcuni presenti. “Nessuno – ha precisato l’avvocato Giardino – ha mai fatto riferimento alle ingiurie lamentate dagli allora dirigenti dell’ospedale”. Il pubblico ministero Pamela Cellura, a sua volta, ha chiesto l’assoluzione. Il giudice Ersilia Guzzetta ha rinviato per eventuali repliche delle parti.

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