Federico torna a fare il medico: “non vivo solo di politica, sono in regola con l’Asp”

 
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Gela. “Non posso certo vivere di sola politica. Il mio rapporto convenzionale di medicina generale e continuità assistenziale con la locale Asp è perfettamente in regola. E’ stato riattivato durante l’estate. Vengo pagato solo quando riesco ad essere presente e a svolgere il servizio”.

Il deputato regionale Pino Federico, in questo modo, risponde alle osservazioni inoltrate direttamente al presidente dell’assemblea regionale Giovanni Ardizzone dal coordinatore della guardia medica del locale distretto sanitario Alfio Tricomi.
Il responsabile del servizio di guardia medica, nella sua nota, punta il dito in direzione di alcune presunte anomalie che avrebbero portato alla riattivazione del rapporto convenzionale di medicina generale con il medico e deputato regionale Pino Federico, garantendogli anche il ripristino della continuità assistenziale.
“E’ deputato regionale – scrive Tricomi nella missiva inviata al presidente dell’Ars – e dovrebbe essere presente a Palermo dal lunedì al venerdì. Allo stesso tempo, però, la convenzione con la medicina generale comporta la sua presenza in città durante l’intera settimana”.
In sostanza, viene messa in dubbio la possibilità che il deputato-medico riesca a svolgere entrambe le sue funzioni: alimentando, in questo modo, l’ombra dello spreco di denaro pubblico. Tricomi, inoltre, non risparmia critiche neanche sul fronte del sevizio di guardia medica che dovrebbe essere assicurato dal dottor Federico.
“Come può ricoprire tutti gli incarichi e svolgerli regolarmente? – scrive ancora lo stesso dottor Tricomi – come coordinatore della locale guardia medica continuo a stilare i turni mensili, compresi quelli del dottor Federico, che poi vengono svolti da altri colleghi a causa della sua assenza. Inoltre, su indicazione del prefetto di Caltanissetta, il dottor Federico non può svolgere i turni di guardia medica attiva dopo l’aggressione subita in estate da parte di un suo conoscente. Quindi, effettua solo attività d’ufficio”.
Il deputato, però, rimanda al mittente qualsiasi accusa. “Il dottor Tricomi – conclude – non mi ha mai interpellato. Il rapporto convenzionale di medicina generale mi garantisce introiti solo quando effettuo regolarmente il servizio. Rispetto alla guardia medica, è stato stilato un intero elenco di medici disponibili. Quindi, dov’è l’anomalia? Non rubo niente a nessuno”.

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