Non solo Spata contro Greco, in consiglio porte girevoli? Al Tar anche Cavallo e Cafà

 
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Gela. Il clou è ovviamente il ricorso sostenuto dalla coalizione di centrodestra, che chiede l’annullamento dell’esito elettorale. Un’azione giudiziaria che se trovasse accoglimento, potrebbe rivoluzionare l’attuale scenario amministrativo a Palazzo di Città, dato che il sindaco Lucio Greco rischierebbe di perdere la fascia tricolore. Se ne riparlerà giovedì prossimo, quando i giudici del Tar Palermo inizieranno ad esaminare le carte prodotte sia dal centrodestra, che sostiene le istanze del leghista Giuseppe Spata, sia dall’entourage del sindaco. Ma non è solo Spata contro Greco. Nella stessa giornata, i magistrati palermitani saranno chiamati a valutare altri due ricorsi, che se accolti non produrranno scossoni politici di così forte intensità, ma potrebbero aprire le porte girevoli in consiglio comunale. L’ex consigliere comunale di Forza Italia Sara Cavallo, prima dei non eletti nella lista “Avanti Gela”, ritiene che vada rivisto il metodo di assegnazione del premio di maggioranza, che ha attribuito quindici consiglieri alla coalizione di Greco, lasciandola fuori dal municipio. In questo caso, la contesa giudiziaria è aperta con l’esponente di “Un’Altra Gela” Romina Morselli, che si è costituita, insieme al sindaco Greco, per chiedere che il ricorso firmato da Cavallo venga respinto. Lo scorso ottobre, è maturato un precedente dello stesso tipo, quando il Tar ha valutato una delle vicende elettorali del Comune di Bagheria. E’ stata bocciata un’azione, praticamente analoga a quella intrapresa da Cavallo. Anche in questo caso, il candidato (primo dei non eletti) che era a supporto dell’aspirante sindaco sconfitto, sosteneva che l’Ufficio centrale elettorale avrebbe dovuto applicare un premio di maggioranza con il riconoscimento di quattordici consiglieri al primo cittadino vincente e non quindici, come invece accaduto nel centro palermitano e a Gela. Il Tar ha detto no, confermando i quindici consiglieri di maggioranza. Un principio, che se ribadito, garantirebbe la permanenza di Morselli tra i banchi del civico consesso. Sempre i giudici amministrativi dovranno pronunciarsi sul ricorso di un altro candidato, rimasto fuori dal municipio solo per una manciata di voti.

L’avvocato Angelo Cafà, che correva nella lista “Azzurri per Gela”, ha deciso di chiedere che il Tar ritorni sul conteggio delle preferenze, ritenendo di averne ottenute più di quelle che alla fine gli sono state attribuite, tenendolo fuori dall’aula consiliare. Il testa a testa è stato con l’attuale consigliere di Forza Italia Carlo Romano, eletto sempre nella lista “Azzurri per Gela”. Una questione di numeri e conteggi, che dovrà essere affrontata in una giornata che potrebbe rivelarsi campale per le sorti amministrative della città oppure rimanere un semplice fuoco di paglia, ma con l’incognita del Cga.

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