“Non violò le regole del cantiere”: assolto un operaio dell’indotto Eni

 
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Gela.
Era accusato di aver fatto accesso ad un cantiere lungo la linea 331 della fabbrica Eni di contrada Piana del Signore senza autorizzazioni e su una struttura non in regola. Alla fine, però, il giudice Antonio Fiorenza ha deciso di assolvere l’operaio Salvatore Ferrante, dipendente della ex Procontrol.

Furono gli ispettori dell’Asp ad accertare le presunte irregolarità. La difesa rappresentata in aula dall’avvocato Luigi Cinquerrui, però, è riuscita ad escludere qualsiasi responsabilità in capo all’assistito.
“Questo processo – ha detto il legale – si è aperto solo per coprire responsabilità che non sono certo dell’operaio quanto, invece, di chi ha rilasciato i permessi per far accedere l’imputato e i suoi colleghi che avrebbero dovuto svolgere controlli non distruttivi”.
La linea di difesa, alla fine, è riuscita a passare: il giudice Fiorenza ha assolto l’operaio per non aver commesso il fatto. Il pubblico ministero Francesco Spataro, invece, aveva chiesto la condanna al pagamento di una multa da mille euro.

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