Non voleva prostituirsi, quindicenne in comunità: dubbi sui rapporti sessuali

 
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Gela. E’ stata trasferita in una comunità protetta a pochi giorni di distanza dalla violenta aggressione subita, da parte della zia, all’interno della villa comunale Garibaldi.

Una storia personale travagliata. La quindicenne romena che ha denunciato di essere stata costretta a prostituirsi e, davanti al rifiuto, di essere stata aggredita proprio dalla zia che vive nella zona del centro storico, avrebbe comunque una realtà molto difficile alle spalle. Fuggita dell’abitazione di famiglia, in Campania, circa due mesi fa, si sarebbe rifugiata in città dalla parente.

Dubbi su presunti rapporti sessuali. Dagli accertamenti medici effettuati dai sanitari del Vittorio Emanuele, inoltre, non sarebbero emersi segni di rapporti sessuali. In ogni caso, i magistrati della procura e i carabinieri del reparto territoriale stanno proseguendo tutti gli accertamenti del caso.

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