“Non volevamo forzare il blocco dei carabinieri, siamo caduti dalla moto”, Italiano e Perrotta ritornano in libertà

 
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Gela. “Non volevamo forzare nessun posto di blocco. Siamo solo caduti dalla moto dopo esserci trovati davanti i carabinieri”. L’arresto non è stato convalidato. I giovanissimi Alessandro Italiano e Giuseppe Perrotta ritornano in libertà. Il loro arresto, infatti, non è stato convalidato dal giudice Marica Marino che li ha sentiti nel corso dell’udienza di convalida, successiva al fermo. Entrambi erano accusati di aver forzato un posto di blocco, in sella ad una moto da enduro, ferendo i carabinieri presenti. I giovanissimi, difesi dall’avvocato Giovanna Zappulla, hanno spiegato quanto accaduto due sere fa. Hanno ammesso di aver sbagliato nel muoversi in città in sella ad una moto da enduro. Entrambi, però, hanno escluso di aver intenzionalmente colpito i carabinieri. Avrebbero voluto fermarsi ma sarebbero caduti sul selciato stradale. Il pubblico ministero Tiziana Di Pietro ha invece chiesto la convalida dell’arresto e la conferma dei domiciliari. Una richiesta, alla fine, non accolta dal giudice Marino. Italiano e Perrotta, come chiesto dal difensore, tornano in libertà.

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