Nord 2, al Suap ampliamento per sito produttivo: tutto fermo su vincoli e compensazioni

 
0
L'area industriale ex Asi di Brucazzi

Gela. Il tema è stato messo sul tavolo, anche nel corso dell’incontro tra l’amministrazione comunale e il commissario della Zes della Sicilia orientale, Alessandro Di Graziano. Sull’area Nord 2 dell’ex Asi (oggi Irsap) mancano veri sviluppi. Si tratta di una zona che venne infrastrutturata, ma senza osservare i vincoli e in assenza di un piano compensativo di tutela ambientale. Di fatto, almeno stando alle indicazioni normative che più volte sono pervenute dalla Riserva Biviere, non sarebbe possibile autorizzare alcun progetto, né per nuovi insediamenti né per eventuali ampliamenti delle strutture produttive già presenti. Di recente, lo sportello Suap del Comune ha rilasciato il sì per un impianto fotovoltaico, da collocare nella struttura produttiva del gruppo “Scerra holding”. Ad inizio giugno, invece, è fissata una conferenza di servizi per un’altra richiesta di via libera, questa volta di ampliamento dell’insediamento produttivo, sempre della stessa azienda. Il blocco ai progetti nell’area Nord 2, per le rappresentanze datoriali è da ritenersi lesivo, anche nell’ottica degli investimenti agevolati dalla Zona economica speciale e dei finanziamenti del Pnrr. Qualche interlocuzione con la Regione, dopo anni di totale silenzio, c’è stata negli ultimi mesi. Servono non meno di dieci milioni di euro per un progetto di salvaguardia ambientale, che rispetti il piano di gestione. Il confronto non ha sortito altri sviluppi. Il Suap, in una fase di forte incertezza per la mancanza delle compensazioni ambientali, si trova a doversi pronunciare su un ampliamento, proprio nella zona al centro del dibattito.

Il commissario Di Graziano, nel corso dell’incontro avuto con gli imprenditori insediati e con i vertici di Sicindustria Caltanissetta, ha spiegato che esigenze produttive e rispetto dei vincoli ambientali possano trovare sintesi, senza andare in contrasto. Come sarà concretizzato quest’auspicio non è affatto chiaro. Sull’area Nord 2 rimangono tanti punti irrisolti e non a caso, anche sul sistema fotovoltaico del capannone della “Scerra holding”, dalla Lipu-Riserva Biviere sono arrivate indicazioni di non realizzabilità. Per Emilio Giudice, come illustrato in conferenza dei servizi e nelle note rilasciate, l’iter era da ritenersi “improcedibile”, pur in presenza dei pareri favorevoli rilasciati dagli uffici tecnici del Comune e di Irsap. Il Suap ha invece individuato tutti i presupposti per rilasciare l’autorizzazione. Si richiamano la “produzione di energia elettrica senza alcuna emissione di sostanze inquinanti”, il “risparmio di combustibili fossili”, “nessun inquinamento acustico”, la compatibilità con “esigenze di tutela architettonica o ambientale” e “l’utilizzo per l’installazione di superfici marginali”. Dal provvedimento emerge che l’impianto da 498,96 Kwp rientra tra le “opere indifferibili e di pubblica utilità”. L’istanza per l’ampliamento, invece, fu presentata nel novembre dello scorso anno e il Suap valuterà, anche nel corso della conferenza di servizi indetta dal dirigente Emanuele Tuccio. Un’altra azienda locale, la “Icaro Ecology”, ha proposto ricorso al Tar per cercare di ottenere lo sblocco dell’iter per la realizzazione di un sito produttivo, che ricade nella stessa area.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here