Nord 2, investimento bloccato e sfumano agevolazioni Zes: “Icaro” si rivolge al Tar

 
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Gela. Investimento bloccato per un nuovo sito produttivo e le agevolazioni della Zona economica speciale sfumate. Ragioni che hanno portato i vertici della società “Icaro ecology” ad agire in giudizio, davanti ai giudici del Tar Palermo. Un ricorso è stato notificato in Comune e negli uffici Irsap. L’azienda, specializzata nel settore delle bonifiche, da diversi anni attende le autorizzazioni per realizzare una nuova struttura, in zona Nord 2 dell’ex Asi. Il progetto è rimasto sostanzialmente sospeso, soprattutto perché l’area Nord 2 è ormai al centro di una serie di verifiche. Non sono mai state realizzate le compensazioni ambientali e prevedere progetti in quella stessa area non avrebbe i necessari presupposti. Il legale dell’azienda si è rivolto alla giustizia amministrativa per ottenere l’annullamento del parere di improcedibilità rilasciato a settembre dal settore sviluppo economico dell’ente comunale ma anche di quello emesso dalla Riserva Biviere. Il responsabile Emilio Giudice è stato tra i primi a segnalare che senza le necessarie compensazioni ambientali nell’area Nord 2, ricompresa nella Zona economica speciale, costruire nuove strutture sarebbe in contrasto con il piano di gestione. Per gli imprenditori di “Icaro ecology” il tempo trascorso ha già generato un danno economico pesante, ammontante a diversi milioni di euro, visto che gran parte del materiale per l’avvio dei lavori era stato acquistato. Un “buco” reso economicamente grave anche dall’impossibilità di accedere alle agevolazioni fiscali della Zes.

Il caso Nord 2, per mesi, era stato affrontato dall’assessorato allo sviluppo economico, allora retto dall’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano, ed è ancora sotto verifica da parte del commissario della Zes della Sicilia orientale Alessandro Di Graziano. L’azienda punta al riconoscimento del diritto al risarcimento del danno mentre una soluzione vera per gestire la vicenda Nord 2 non è ancora maturata. La questione pare ormai finita in secondo piano. L’amministrazione comunale ha deciso di autorizzare la costituzione in giudizio per opporsi al ricorso.

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