Novecento posti di lavoro a rischio ne “La Sicurezza”, licenziamenti anche in città

 
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Gela. Ha ripercussioni anche in città la decisione della società di vigilanza privata “La Sicurezza”, che ha ufficializzato i licenziamenti. La Uiltucs ha chiesto l’intervento del prefetto di Catania. In questi giorni alcuni lavoratori della società con sede a Raddusa e che opera in tutte le province siciliane, stanno ricevendo le lettere di licenziamento. A essere coinvolti sono dipendenti di Palermo, Gela, Caltanissetta e Agrigento. All’azienda nei giorni scorsi era stata ritirata la licenza dalla prefettura di Catania.
A Gela sono circa una settantina gli operatori, la maggioranza dei quali in servizio presso Syndial, Enimed e Steam Reforming. Una quarantina non sono però gelesi pur prestando servizio in città. Gli altri si occupano del monitoraggio di attività commerciali e sono quelli più a rischio.
“ma eravamo stati rassicurati – spiega il segretario Flauto – sul fatto che i lavoratori sarebbero stati salvaguardati. Dalle notizie che ci arrivano il film sembra diverso. La società ha alle sue dipendenze circa 900 persone e siamo molto preoccupati per la loro sorte. Se le prefetture non intervengono sui committenti, arriveranno altre lettere di licenziamento.

Il rispetto delle legge si deve pretendere ma i lavoratori vanno garantiti e le istituzioni devono comprendere che quando ci sono in ballo centinaia di famiglie bisogna trovare soluzioni tempestive senza temporeggiamenti o rinvii. Abbiamo chiesto unitariamente un incontro regionale al prefetto di Catania ma ad oggi nessuna risposta. Avevamo chiesto tempestivamente l’incontro proprio perché speravamo di evitare il peggio ma già sono partiti i primi licenziamenti”.

Il prefetto durante gli incontri si era impegnato ad intervenire a tutela dell’occupazione ma considerato che i lavoratori operano con committenti sia privati sia pubblici e sono dislocati in più province, si rende necessario un coordinamento tra le Prefetture delle varie province coinvolte nel tentativo di ricercare una o più soluzioni a tutela di questo bacino.

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