“Numeri maggioranza? Non tocca a me valutarli”, Sammito: “Ora impegni certi da Regione”

 
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Gela. “Da presidente del consiglio comunale non vedo particolari problemi. Non faccio differenze sul voto. Ci sono ventiquattro consiglieri comunali che si esprimono sugli atti, indipendentemente dal fatto che siano di maggioranza o di opposizione”. Il presidente dell’assise civica Salvatore Sammito ritorna su quanto accaduto tra i banchi d’aula la scorsa settimana, con la maggioranza del sindaco “salvata” dal voto dell’opposizione sul regolamento Imu. “Parto dal presupposto che un atto che arriva in consiglio può essere votato da tutti i ventiquattro consiglieri, senza distinzioni di sorta – continua – non spetta a me valutare chi e come si sia espresso, sono altri che devono fare questi ragionamenti. So solo che per arrivare all’approvazione servono tredici voti, dieci se si tratta di seconda convocazione. Siamo in aula per lavorare. Se poi c’è qualcuno impegnato a fare giochi di numeri, non so dirlo”. Il presidente, tra i principali esponenti di “Un’altra Gela” (il movimento del sindaco Lucio Greco), si tiene fuori da eventuali sfide politiche, interne alla maggioranza. Le considerazioni sui numeri risicati della maggioranza, probabilmente spetterà al sindaco farle. Allo stesso tempo, Sammito pare intenzionato a fare chiarezza sui rapporti tra il municipio e la Regione. Insieme a Greco, parteciperà agli incontri che dovrebbero tenersi in settimana a Palermo. Ha stretto forti legami politici con esponenti dell’attuale governo Musumeci.

“Il sindaco mi ha esteso l’invito a partecipare, come carica istituzionale – conclude – avevo già in programma di fissare un incontro con l’assessore Marco Falcone. Voglio capire quale sia l’effettiva posizione del governo regionale rispetto alla città. Servono però impegni concreti, con date e numeri precisi. Non possono più bastare i “faremo” o “vedremo”. In base alle risposte che verranno fornite, ci muoveremo di conseguenza”. Sammito fa capire che sull’asse Gela-Palermo serve un drastico cambio di rotta, probabilmente anche alla luce dei pesanti definanziamenti imposti in questi mesi dalla Regione.

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