Nuova protesta degli operai Medi group: davanti ai tornelli anche i lavoratori del bacino

 
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Gela. Si sono fermati di nuovo i lavoratori di Medi group construction. Gli operai edili tornano a chiedere il rispetto degli impegni assunti dall’azienda. Nonostante i tavoli istituzionali, ad oggi hanno ricevuto solo un acconto della mensilità di gennaio e non ci sono state risposte invece sui buoni pasto. Già due settimane fa, avevano denunciato il mancato versamento di almeno dieci anni di quote del Tfr. Una vicenda che non si è chiusa e tocca una delle aziende edili più importanti dell’indotto di raffineria. Si era tenuto anche un incontro tra i responsabili della società e i manager della multinazionale. I lavoratori sono tornati a protestare davanti l’ingresso dello stabilimento.

La protesta monta anche tra i lavoratori rimasti fuori dal ciclo produttivo. Questa mattina, a Giuseppe Caltagirone si è aggiunto un ex Turco Costruzioni, Giuseppe Raniolo.

Raniolo e Caltagirone

“Siamo rimasti fuori dopo anni di lavoro e senza motivo – dice Raniolo – siamo nella lista di disponibilità ma vengono assunti lavoratori fuori dal bacino storico e i pensionati. È impossibile andare avanti. Personalmente, da due anni non riesco a trovare un’opportunita’”. Per tanti operai non è semplice la ricollocazione e anche i sindacati hanno spesso segnalato che diverse aziende dell’indotto non adottano i parametri per assorbire gli operai del bacino.

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