Nuova prova per i pro-Greco, Pef e Tari in consiglio per i costi del servizio rifiuti

 
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Greco in aula consiliare

Gela. Il servizio rifiuti, con le relative tariffe, ritorna sulla strada politica dell’amministrazione comunale. Nelle scorse ore, dagli uffici tecnici sono pervenuti sia il Piano economico finanziario sia l’atto sulle tariffe Tari per il 2022. Il consiglio comunale, già domani sera, è chiamato a decidere. I provvedimenti, stando alla stretta interpretazione normativa, dovrebbero essere approvati proprio entro domani, anche se un nulla di fatto lascerebbe immutata la situazione attuale, a partire dalle tariffe. Il servizio rifiuti, ancora gestito in proroga da Tekra, in base ai dati del settore ambiente vale 13.356.433,00 euro. Il Pef è già passato dal vaglio della Srr4, così come prevede la normativa. L’assise civica dovrà comunque esprimersi, quasi come una presa d’atto. Probabilmente, il dibattito non mancherà, vista la delicatezza del tema e l’entità delle cifre. Entro settembre, dovrebbe partire il nuovo servizio in house, con il confronto in atto tra gli uffici comunali e i vertici di “Impianti Srr”, la società che ha ottenuto l’affidamento. La maggioranza, in un momento non certo tra i migliori degli ultimi tre anni, sarà messa alla prova, come già accaduto la scorsa settimana per il regolamento sulla gestione degli immobili abusivi. I numeri non sono mai sicuri, resi più traballanti dalla diatriba irrisolta che contrappone forzisti e civici. Questa mattina, in giunta, le scintille sono proseguite. E’ prevedibile che possa essere l’atto sulle tariffe Tari quello più ostico da approvare.

Il parere tecnico del nuovo collegio dei revisori è stato rilasciato, proprio in giornata. Sicuramente, non c’è stato molto tempo per valutare dati e cifre. In base alle tabelle, per il 2022, un nucleo familiare composto da quattro persone dovrebbe trovarsi a pagare poco meno di 150 euro. Per quanto riguarda le utenze commerciali, invece, le tariffe si aggirano intorno ai venti euro a metro quadrato per ristoranti, pizzerie, banchi di mercato, ortofrutta, pescherie e pub. Per bar, caffè e pasticcerie, si scende intorno ai quattordici euro. Domani sera, il voto dirà ancora una volta se i pro-Greco potranno ambire all’autosufficienza oppure se ci saranno da rivedere i programmi.

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