Nuovi sistemi d’avanguardia per l’aferesi del sangue, il Vittorio Emanuele tra i presidi di riferimento

 
0

Gela. Addio alle amputazioni diabetiche e via ai sitemi di ripristino contro la sordità improvvisa. Sono questi solo alcuni dei benefici garantiti con l’avvio della nuova apparecchiatura capace di effettuare l’aferesi del sangue.

Interventi contro infezioni del sangue. Ovvero l’eliminazione di agenti intossicanti e di quelli che ostruiscono importanti vasi sanguigni. L’ospedale “Vittorio Emanuele” di Gela è il primo presidio dell’Asp di Caltanissetta ad utilizzarla e l’unico lungo la costa siciliana che si estende da Trapani a Siracusa. In Sicilia sono state introdotte negli ospedale delle aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina e solo in altre tre strutture ospedaliere, quelle di: Siracusa, Milazzo ed Acireale. “Questa nuova metodica introdotta in Nefrologia e dialisi è diversa dalle terapie tradizionali – assicura Epifanio Di Natale, dirigente dell’unità operativa complessa di Nefrolofia a Gela – e consente di depurare il sangue del paziente dalle sostanze tossiche senza eliminare il plasma. E’ un grande vantaggio perché permette di impiegarla in tantissime situazioni patologiche e abbraccia trasversalmente diverse unità operative dell’ospedale. E’ possibile trattare malattie infiammatorie intestinali, oculistica, reumatologia, neurologia, dermatologia, talassemia fino al cosiddetto piede diabetico. Di sicuro l’introduzione di questa apparecchiatura segna un notevole salto di qualità nella metodologia di intervento”. L’apparecchiatura e tutte le sue funzioni, alcune delle quali presenti ancora nei manuali delle linee guida internazionali, è stata presentata ieri mattina ai dirigenti medici dei reparti ospedalieri da Vilmo Malagoli, responsabile scientifico. Per l’occasione è stato indetto un apposito convegno dal titolo “Dalla plasmaferesi alla aferesi selettiva: tecniche disponibili e indicazioni cliniche”, ospitato nella sala convegni di via Parioli. I medici intervenuti, tra i quali Saverio Cordalonga, dirigente di Otorino e laringoiatria, hanno a lungo dibattuto. Si è posto l’accento anche sul trattamento dell’aferesi in caso di sordità improvvisa, evidenziando che comunque per la riuscita è determinante intervenire in tempi brevi dall’avvenuta patologia. Ad aprire i lavori è stato Epifanio Di Natale, direttore di Nefrologia, che ha attribuito l’importante dotazione dell’apparecchiatura alla direzione strategica dell’azienda ospedaliera di via Palazzi. Lo strumento è già in funzione e a disposizione dei pazienti dell’ospedale “Vittorio Emanuele”. “E’ una metodica che va eseguita per il bene dei pazienti – spiega Di natale – ma guardando i costi. E’ stata subito attivata nel reparto che dirigo e che si occupa di terapie depurative. Questa metodica è di stretta competenza nefrologica ma è messa a disposizione di tutti gli altri specialisti della medicina perché è giusto aggiungere questa terapia a quelle tradizionali. Non può essere eseguibile a tutti i pazienti. Tra le caratteristiche positive, la possibilità di rimuovere dal circolo le sostanze che causano danni, come la sordità improvvisa e il piede diabetico. In quest’ultimo caso consente di favorire il microcircolo escludendo una eventuale amputazione. E’ un’arma in più per trattare la patologia da piede diabetico se si interviene tempestivamente. Attualmente non possiamo definire quanti pazienti potranno essere interessati. Di sicuro potremo trattare molte anemie, insufficienze renali acute e applicarla in tante altre situazioni nefrologiche”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here