Nuovo incontro Greco-maggioranza su rifiuti: sì a gara, verifiche anche per Timpazzo

 
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Greco e la giunta

Gela. Il sindaco Lucio Greco e la sua maggioranza non cambiano strada. Sul nuovo servizio rifiuti, anche questa sera, al termine di un ulteriore confronto, è emersa la volontà di andare verso la gara autonoma, solo per il Comune di Gela, senza passare dal servizio in house. Il sindaco ha convocato i suoi alleati, tra le altre cose, per comunicare l’esito di una call, tenutasi la scorsa settimana, che ha visto partecipare funzionari e dirigenti regionali e di Invitalia. Greco e l’assessore Malluzzo sono convinti che ci siano spazi di manovra per la gara e non hanno più intenzione di seguire l’iter in house, che sta facendo emergere altri dubbi, anche a seguito della comunicazione inoltrata dalla segreteria provinciale Usb, che ritiene del tutto assenti i presupposti normativi dell’affidamento alla società “Impianti Srr”. Greco e la maggioranza attendono una convocazione dell’assemblea della Srr4, che è stata richiesta proprio dal sindaco. Gli alleati avevano richiesto indicazioni precise sui tempi di un’eventuale gara, visto che la proroga a Tekra scade il prossimo marzo. Il sindaco pare abbia dato rassicurazioni e la scorsa settimana aveva parlato di una procedura che si può definire nell’arco di centoventi giorni, con l’intervento di Invitalia. Sembra ormai certo che il primo cittadino e i suoi proveranno ad arrivare alla gara. Prima del vertice sul servizio rifiuti, si è tenuta una riunione, in remoto, su un altro fronte delicato, quello della discarica Timpazzo. Anche in questo caso, il confronto è aperto con la Regione.

Sulla carta, l’emergenza che sta portando conferimenti ulteriori nel sito locale dovrebbe concludersi non oltre il mese di gennaio, anche se le incognite non mancano. Pare che ci siano state valutazioni, inoltre, sul piano d’ambito. Quello di Timpazzo è un altro passaggio fondamentale nella complessiva governance locale dei rifiuti, con le posizioni del sindaco e dell’amministrazione comunale che non combaciano affatto con quelle dei vertici della Srr4 e della “Impianti Srr”, la società che gestisce la piattaforma integrata.

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