Rifiuti, in aula cade numero legale: Greco, “servizio proseguirà”

 
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Il consigliere Sincero in aula

Gela. Nonostante l’incontro preparatorio di ieri, in aula, questa sera, la maggioranza del sindaco non è riuscita a garantire la soglia minima per l’autosufficienza sugli atti del nuovo servizio rifiuti. Alla verifica del numero legale hanno risposto dodici consiglieri, tutti pro-Greco. Non c’era l’opposizione. La seduta è stata sciolta e se ne riparlerà domani. La tensione c’è stata, come era inevitabile. I lavoratori del servizio, presenti in municipio, hanno invocato “chiarezza”. Sono attualmente alle dipendenze di Tekra, ma gli sono stati notificati i licenziamenti, perché l’azienda campana intende lasciare il servizio a fine mese, quando scade la proroga. “Il servizio proseguirà comunque, è un obbligo di legge – ha detto il sindaco Lucio Greco rispondendo agli operai – il tavolo di confronto è in corso. Il nostro interesse primario è salvaguardare i lavoratori. Questo deve essere chiaro”. Greco ha anche voluto indicare ulteriori aspetti dell’intera vicenda rifiuti. “Io e il sindaco di Riesi siamo stati gli unici a votare contro la decisione di passare ad un servizio in house. Sapevo che tipo di conseguenze potevano esserci. Abbiamo tentato con l’Aro, che ancora oggi è possibile, ma ci è stato detto di no. Stiamo lavorando per fare in modo che il servizio in house parta prima possibile e sia efficiente, in base alle esigenze della città. Noi ci stiamo mettendo la faccia, anche se il Comune ha un ruolo di soggetto terzo. Sono procedure che riguardano Srr4 e Impianti Srr”, ha aggiunto. In rappresentanza dei lavoratori e dei sindacati del settore, ha preso la parola il segretario provinciale Usb Luca Faraci. “Ci sono note del Comune, anche degli ultimi giorni, che indicano l’avvio del nuovo servizio per l’1 ottobre – ha detto – ma cosa accadrà ai lavoratori? Ci sarà l’intervento di un’agenzia interinale? Non ci sono i tempi per il bando delle assunzioni. Qualcuno dei consiglieri li ha esaminati con attenzione? Ci sono tanti punti che non vanno, ad iniziare dai livelli e dalle mansioni. Noi chiediamo solo chiarezza e niente di più. Non vogliamo perdere il lavoro”. Un passaggio di cantiere diretto da Tekra ad Impianti Srr non è possibile, vista la forma giuridica della società in house, che è un’entità pubblica. Il gruppo di “Una Buona Idea”, con i consiglieri Davide Sincero e Rosario Faraci, ha ribadito la necessità di un’attenta valutazione, anzitutto a garanzia dei lavoratori.

“Sarebbe assurdo – ha detto Sincero – farli passare da un’agenzia interinale e poi farli partecipare ad un bando pubblico, senza più avere i requisiti di anzianità. Ci sono dipendenti che lavorano in questo servizio da quasi trent’anni”. Senza numero legale, il presidente del civico consesso Sammito ha dovuto chiudere la seduta. “E’ una presa d’atto e il servizio andrà comunque avanti – ha cercato di rassicurare lo stesso Sammito – non condiviso l’allarmismo eccessivo”. Anche questa sera, in maggioranza qualche schermaglia si è notata, soprattutto sull’asse Una Buona Idea-Nuova Dc, che sembrano ai ferri corti, soprattutto per questioni più strettamente politiche.

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