Nuovo vertice dei “civici”, al tavolo rimane anche Melfa: Di Stefano, “avanti senza i partiti”

 
1
Non c'è stata la firma della carta d'intenti

Gela. L’esperimento civico prosegue, anche se non convince tutti quelli che hanno risposto alla prima chiamata. Ieri sera, nuovo round di incontri. Il tavolo si restringe. All’appuntamento si sono presentati gli esponenti di Una Buona Idea, quelli dell’Unione dei Siciliani, il gruppo politico che si rifà all’imprenditore Maurizio Melfa, GelaPunto di Raffaele Carfì e dell’ex dem Giuseppe Licata e un gruppo di giovani che sembra intenzionato a seguire la scia del tentativo fuori dai partiti. La carta d’intenti già proposta al primo incontro non è stata ancora stilata, ma potrebbe essere pronta a breve. “Noi stiamo presentando un foglio in bianco – dice Terenziano Di Stefano di Una Buona Idea – non c’è nessuno che impone criteri di valutazione o candidature. Chi cerca democrazia interna e soprattutto è stanco della solite facce degli ultimi vent’anni, avrà sicuramente spazio. Ieri, eravamo in numero inferiore rispetto alla prima riunione, ma siamo solo all’inizio e comunque c’è la volontà di proseguire”. Al tavolo dei “civici” rimane l’imprenditore Maurizio Melfa che sembra voler tentare questo tipo di soluzione, nonostante abbia già fatto più di un passo verso una possibile candidatura a sindaco. “Per ora siamo nella fase dell’elaborazione delle idee da presentare alla città – spiega ancora Di Stefano – poi, si penserà al candidato. Ogni movimento che fa parte di questo tavolo ha comunque una propria autonomia e anche Una Buona Idea già pensa ad organizzare i forum con la città”. Nonostante il tentativo di non finire nella rete dei partiti, il gruppo dei “civici” appare comunque vicino all’area di centrodestra, almeno stando alle biografie politiche di chi ha deciso di provare quest’opzione.

“Centrodestra? Ripeto stiamo ragionando su un modello che non si rifà ai partiti – conclude Di Stefano – fino ad ora, non ci sono state né proposte per la città né ipotesi di programma giunte da un qualsiasi partito. Se vorranno dialogare alla pari, noi siamo pronti ma non stiamo lavorando per accettare candidati di altri oppure per fare da ruota di scorta ai partiti”. La strada dei “civici” potrebbe proseguire anche se bisognerà valutare le prime mosse dei partiti, ancora piuttosto assopiti e forse troppo concentrati sulle caselle di lista.

1 commento

Rispondi a Ivan Cancella la risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here