Anziana scippata mentre usciva da ufficio postale, 4 anni e 6 mesi a Fecondo

 
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Immagini di repertorio

Gela. Avrebbe fatto da palo mentre Antonio Schembri, già condannato per gli stessi fatti, scippava un’anziana, appena uscita da un ufficio postale della città. Quattro anni e sei mesi di reclusione sono stati imposti al quarantasettenne Giuseppe Fausto Fecondo. Lo scippo avvenne nel settembre di sei anni fa e per allontanarsi dalla zona del colpo sarebbe stata usata l’automobile intestata all’imputato. Per il pubblico ministero Ubaldo Leo, Fecondo sarebbe stato pienamente coinvolto nell’azione. I soldi servivano ai due per raggiungere Palermo e rifornirsi di droga. Pare che in quel periodo fossero entrambi tossicodipendenti. “Schembri non ha spartito i soldi con me – ha detto in aula – non so perché mi abbia messo in mezzo. Anzi, gli ho detto di non farlo. Non ho mai toccato nessuno”. Le intercettazioni telefoniche e ambientali, però, lo avrebbero incastrato, come indicato dal pm che ha chiesto la condanna a sette anni di reclusione. Alla fine, il collegio penale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore (a latere Tiziana Landoni e Angela Di Pietro), ha derubricato uno dei capi di imputazione, giungendo a quattro anni e sei mesi di detenzione.

La difesa di Fecondo, sostenuta dall’avvocato Paola Carfì, ha però ribadito l’estraneità allo scippo. Non ci sarebbe stata una spartizione della refurtiva, spiegando che Fecondo non avrebbe condiviso la decisione del presunto complice.

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