Oltre 20 mila firme non sono bastate, la Breast Unit non diventerà unità complessa,

 
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Gela. La città ha perso la sua battaglia in campo sanitario.

La Breast-unit non sarà elevata a unità operativa complessa. Ad annunciarlo è stato Giuseppe Di Martino, responsabile della struttura ospedaliera che fa capo al dipartimento di Chirurgia. A giugno erano state raccolte 20.302 firme per chiedere alla Regione l’apertura immediata della Brest unit. Si era mobilitata la popolazione, con particolare riferimento ai simpatizzanti delle forze politiche di centro sinistra e del Partito democratico, che aveva però ignorato l’avvenuta chiusura del reparto di Malattie infettive. Ieri, il management dell’Azienda sanitaria provinciale si è recato in ospedale per incontrare Di Martino, annunciare l’avvio di nuovi servizi e inaugurare i nuovi locali che ospitano l’Utic e la Cardiologia. Sono stati attivati cinque posti letto in terapia intensiva e dodici in cardiologia ordinaria. Il familiare di un paziente ha interrotto la visita del direttore generale, Carmelo Iacono, per evidenziare alcune lacune degli interventi effettuati. “I pazienti più robusti non possono accedere alle docce – spiega la donna – La pittura delle pareti presenta già segni di umidità”. A parte questi piccoli inconvenienti, procedono con successo gli interventi di ammodernamento dell’ospedale che già hanno permesso di inaugurare i nuovi locali del Pronto soccorso. “Gli stessi subiranno una lieve modifica – sottolinea Alessandro Mazzara, direttore amministrativo – con l’ampliamento dei locali che ospitano l’astanteria, dove realizzeremo un’area dedicata al ricovero breve delle donne e una degli uomini”. Se l’ospedale non avrà l’unità complessa della Brest-unit, potrà contare invece dell’Utin (Unità di terapia intensiva neonatale). “Entro fine anno pubblicheremo il bando di affidamento dei lavori per la realizzazione dei locali da destinare all’Utin – assicura il manager Carmelo Iacono – Abbiamo previsto un capitolo di spesa da 750 mila euro. Parte delle apparecchiature sono in possesso all’ospedale e vengono usate nei reparti di riferimento. Abbiamo individuato nel consorzio Terre di Collina il centro di committenza. Sempre entro il periodo natalizio pensiamo di riaprire il reparto di Malattie infettive, trasferendolo nei locali lasciati liberi dall’Utic. Negli stessi realizzeremo una camera a pressione negativa mentre al Pronto soccorso – continua il manager – collocheremo nuove telecamere di videosorveglianza. Gli ascensori, come promesso, sono stati ammodernati”.

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