Omicidio al bar Rouse, confermate le condanne ai fratelli Vella

 
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GELA. Nessuno sconto di pena per i fratelli Orazio e Marco Vella, autori dell’omicidio di Benito Cannizzo. La corte d’Assise d’appello, presieduta da Salvatore Cardinale, ha confermato la condanna a 8 e 7 anni di carcere per i due fratelli Vella, assistiti dai legali Danilo Tipo e Nicoletta Cauchi

. I due difensori hanno provato a dimostrare la legittima difesa, l’esasperazione di un atteggiamento persecutorio da parte della vittima ed una serie di sentenze anche della Cassazione che hanno considerato le attenuanti.

Dopo diverse ore di camera di consiglio la corte ha però deciso di confermare le sentenze emesse in primo grado. Orazio e Marco Vella, titolari di un bar, dovranno scontare 8 e 7 anni di carcere ciascuno per l’omicidio di Benito Antonio Cannizzo. Il pregiudicato di 41 anni, venne ucciso a bastonate al culmine dell’ennesima lite all’interno del «Bar Rouse» l’undici dicembre del 2011. La sentenza è stata pronunciata dal Gup del tribunale di Gela, Lirio Conti. Cannizzo frequentava quel bar quotidianamente. Beveva e andava via senza pagare. Quella sera l’ennesima discussione con Cannizzo, che pare fosse ubriaco. Schiaffeggiò Orazio Vella, che a quel punto tirò fuori due bastoni e iniziò a colpire il cliente fino ad ucciderlo. La tesi della provocazione non è però passata totalmente. I fratelli Orazio e Marco Vella si sono assunti subito la responsabilità dell’omicidio. Si era preso inizialmente tutte le colpe Orazio, che gestiva il bar Rouse di via Francesco Crispi, teatro del delitto. Marco invece sarebbe intervenuto in un secondo momento, mentre la lite era già in atto. 

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