Omicidio Sartania, in aula parlano i difensori degli accusati: verso il verdetto

 
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Gela. E’ toccato alle difese esporre le rispettive conclusioni nel giudizio abbreviato scelto dagli imputati accusati dell’omicidio di Crocifisso Sartania. Un caso riemerso ad anni di distanza. Venne ucciso e il corpo fu poi dato alle fiamme, con i resti ritrovati tra le campagne di Acate. Per i pm della procura di Ragusa, quell’omicidio sarebbe stato pianificato ed eseguito da Cristoforo Palmieri, Carmelo Curvà, Orazio Rolletto e Carmelo Palmieri. Sono difesi dagli avvocati Flavio Sinatra, Antonio Gagliano e Cristina Alfieri. Proprio i legali mettono in dubbio l’intera ricostruzione dei fatti e anche il coinvolgimento degli imputati, sostenuto invece dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia. Sartania sarebbe stato punito per una serie di maltrattamenti imposti ad una familiare di uno degli imputati. Una presunta vendetta che gli costò la vita. Per gli investigatori, non sarebbe da escludere il possibile peso di ambienti vicini alla criminalità organizzata gelese. I familiari e la figlia sono parti civili nel giudizio, con i legali Carmelo Tuccio e Giovanni Lomonaco.

Negli scorsi mesi, i pm ragusani hanno chiesto tre condanne per Cristoforo Palmieri (a trent’anni di detenzione), Carmelo Curvà (quindici anni di reclusione) e Orazio Rolletto (dieci anni di detenzione). L’assoluzione invece è stata avanzata per Carmelo Palmieri. Il verdetto del gup dovrebbe arrivare ad inizio aprile.

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