Omissione di atti d’ufficio, Le difese di due funzionari comunali respingono accuse

 
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Gela. Sono accusati di omissione d’atti d’ufficio per non aver risposto alle richieste giunte da un cittadino interessato ad avere maggiori informazioni sulle convenzioni stipulate fra l’ente comunale e le cooperative edilizie XXI Giugno e Modernopoli.

I funzionari di Palazzo di Città Giovanni Costa e Mario Cernigliaro, così, si sono presentati davanti al giudice dell’udienza preliminare Alberto Leone.
I legali di difesa, gli avvocati Antonio Gagliano e Davide Limoncello, hanno escluso qualsiasi responsabilità in capo ai loro assistiti. Mario Cernigliaro, stando all’avvocato Limoncello, al momento della presentazione della richiesta, non avrebbe più avuto alcuna competenza nel settore urbanistica.
Giovanni Costa, invece, non si sarebbe materialmente trovato in servizio. Una tesi completamente contestata dall’avvocato Carmelo Infuso che rappresenta Isidoro Picceri, il cittadino interessato a saperne di più sulle convenzioni per i progetti XXI Giugno e Modernopoli.
Alla prossima udienza del 23 ottobre, il giudice Alberto Leone potrebbe decidere di sentire sia Costa che Cernigliaro.

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