Omissioni per l’ex discarica Cipollina, ammesse parti civili: funzionari si difendono

 
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Immagine di repertorio

Gela. Il gup Marica Marino ha ammesso la costituzione di parte civile del Comune e dell’associazione “Aria Nuova”. Si ritengono danneggiati dai presunti mancati interventi per la messa in sicurezza dell’ex discarica Cipollina, che per anni ha continuato a costituire un grave problema ambientale, anche dopo la fase di chiusura. Tra i tanti fatti accertati dagli investigatori, lo sversamento di percolato. Palazzo di Città si è costituito con l’avvocato Sandra Marù, anche nei confronti di attuali dipendenti dell’ente, che invece sono imputati, ritenuti responsabili di non aver adempiuto. Il legale Salvo Macrì, nell’interesse dell’associazione ambientalista “Aria nuova”, presieduta da Saverio Di Blasi, ha spiegato come in più occasioni vennero presentate denunce e segnalazioni, non solo sull’ex discarica ma anche su altre aree a rischio del territorio. L’associazione è spesso stata in prima linea e il gup l’ha ammessa, nonostante le difese degli imputati abbiano sollevato diverse eccezioni, ritenendo mancare le condizioni per ammettere sia il Comune che l’associazione. Sono davanti al gup, dirigenti e funzionari del municipio, Patrizia Zanone, Emanuele Tuccio, Salvatore Lombardo, Orazio Marino, Ignazio Russo, Roberto Capizzello e Rocco Incardona. Lombardo, Capizzello e Incardona, questa mattina, hanno reso interrogatorio, rispondendo alle domande del pm Luigi Lo Valvo, dei difensori e del gup. Hanno tutti spiegato di aver provveduto, in base a quelle che erano le loro mansioni, ma dovendo fare i conti anche con voci di bilancio che non avevano le risorse necessarie.

Sarebbero mancati, in molti casi, i fondi economici per dare attuazione al piano di messa in sicurezza, nonostante gli obblighi che si ponevano sul Comune. Hanno tutti ribadito di aver sempre rispettato i compiti che gli vennero assegnati. Aspetti che sarà il gup a valutare. Nessuno degli imputati ha optato per riti alternativi e la decisione potrebbe giungere il prossimo febbraio. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Giacomo Ventura, Rocco La Placa, Franca Gennuso, Tommaso Vespo e Fabrizio Ferrara.

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