Operai Tekra non possono andare in ferie, Fp-Cgil: “Azienda viola i diritti dei lavoratori”

 
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Gela. Il servizio rifiuti, in città, è tra quelli maggiormente sotto osservazione. Non c’è ancora stata la transizione definitiva da Tekra all’in house “Impianti Srr”. L’amministrazione comunale vorrebbe avere risultati differenti, in termini di qualità degli interventi. Non c’è il decoro che ci si attenderebbe. Fp-Cgil, attraverso il coordinatore igiene ambientale Paolo Anzaldi, denuncia però “la violazione dei diritti contrattuali” dei lavoratori in servizio in città. Ad inizio luglio, durante uno stato di agitazione per i ritardi nei pagamenti, con Tekra era stato definito l’impegno a programmare un piano ferie per i lavoratori, che a turno avrebbero potuto accedere ad un periodo di fermo, previsto nel contratto collettivo. Invece, i responsabili dell’azienda hanno respinto tutte le richieste di ferie presentate dai dipendenti e relative al mese di agosto. “L’incontro era stato chiesto all’interno di una procedura di stato di agitazione proprio perché i lavoratori del cantiere di Gela lamentavano la mancata fruizione delle ferie nel periodo estivo e la definizione dell’accordo aveva contemperato entrambe le esigenze, degli operai e dell’azienda. Siamo venuti a conoscenza che le richieste di ferie da parte del personale per il periodo di agosto sono state tutte respinte, senza informare le organizzazioni sindacali, con le quali si erano assunti precisi impegni. Siamo quindi alle solite, ossia Tekra non solo non ottempera agli accordi sindacali ma addirittura viola le norme contrattuali”, dice Anzaldi.

Per il sindacato, l’azienda non si pone in linea con la concertazione e con quanto previsto dagli accordi. “Stigmatizziamo questo atteggiamento. E’ un comportamento anti-sindacale e riteniamo deplorevole che i lavoratori debbano subire sempre decisioni assunte da parte di aziende che violano i contratti nazionali. Non hanno rispetto delle relazioni sindacali, non garantiscono i lavoratori e ne ledono i legittimi diritti a discapito della sicurezza e della salute”, aggiunge Anzaldi.

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