Operaio ustionato dallo zolfo: Assolto caposquadra finito sotto processo

 
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Gela. Era accusato di non aver garantito le necessarie precauzioni all’interno di uno dei cantieri avviati nella fabbrica Eni di contrada Piana del Signore ma il giudice Domenico Stilo ha deciso di assolverlo.

In questo modo, si è concluso il dibattimento che vedeva come imputato Gaetano Di Natale: prima della pensione, caposquadra per conto della società Turco costruzioni.
Era il luglio di cinque anni fa, quando uno degli operai che faceva parte della squadra coordinata dall’imputato cadde in un’area destinata all’accumulo dello zolfo liquido, procurandosi profonde ustioni. Stando all’accusa, l’incidente si sarebbe verificato proprio a causa delle mancate comunicazioni: omissioni che i magistrati hanno addebitato proprio a Di Natale.
“Questa tesi – ha detto l’avvocato Giacomo Ventura difensore dell’imputato – è completamente infondata. Il mio assistito, nei giorni precedenti all’avvio dei lavori al serbatoio S2, aveva già istruito tutti gli operai che sarebbero dovuti intervenire. Nella zona del serbatoio S1, dove si è verificato l’incidente, nessuno era autorizzato ad avvicinarsi. Lì, a differenza di quello che hanno detto sia l’operaio rimasto ferito che un suo collega, non c’erano attività da svolgere”.
In sostanza, il difensore ha messo in dubbio la veridicità delle dichiarazioni rese dal ferito e dal suo collega.
“Il caposquadra Di Natale – ha concluso il legale – ha fatto tutto ciò che era necessario anche in base ai permessi rilasciati per quel particolare lavoro. L’infortunio si è verificato a causa dell’inosservanza delle indicazioni da lui fornite”. L’accusa aveva chiesto un anno di detenzione per l’ex caposquadra: linea rigettata dal giudice Stilo.

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