Operatori e disabilità : con Turismo Accessibile la consegna degli attestati

 
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Gela. Per rispondere alle esigenze essenziali e specifiche come quelle dei disabili non basta fare appello alle forze del volontariato, bisogna formare dei professionisti.

Questo è il credo con cui è stato portato avanti un corso di formazione per operatori e accompagnatori di persone disabili in carrozzina svoltosi nell’ambito del progetto Turismo Accessibile sostenuto a tutta forza dall’associazione onlus Il Pungolo. Ieri pomeriggio, consegna degli attestati per i 19 corsisti aderenti al programma che li ha visti impegnati dal 21 luglio al 19 settembre; location della cerimonia informale della consegna, il parco di Montelungo divenuto sede temporanea dell’associazione che ha trasformato questo spazio in un luogo di accoglimento per i diversi gruppi di disabili provenienti dal comprensorio e dalla varie parti dell’isola e spazio per famiglie che spesso vivono in condizioni di esclusioni per demerito non solo della disabilità.

La consegna è avvenuta alla presenza dell’argentina Viviana Fernando, della scuola tata Matilde; la psicologa Daniela Mantello e l’assessore Ugo Costa; oltre che ai formatori: il psicologo Sebastiano Guarneri, referente degli esperti qualificati;  il presidente dell’ Arc di Granmichele Rita Giuffrida; Marco Magrini di Slow Turism del trentino; Nello Veloce dell’ufficio accessibilità del comune di Ragusa; l’operatore cieco Tommaso Gucciardi, fisioterapista, istruttore e docente di riabilitazione e la musicoterapista Valentina Calcagna.

“Il prossimo passo seguirà la presentazione di altri progetti di tipo sociale alla Fondazione con il Sud, interessata a supportarli attraverso finanziamento.  I progetti includono: un piano di infrastrutturazione di tipo accessibile; la “presa in carico”, un’iniziativa destinata al supporto e all’accoglimento delle famiglie dato che abbiamo ricevuto numerose richieste di questo tipo, anche extra gelesi; e la definizione di architetture urbane attraverso la collaborazione con alcuni studi locali, nazionale e internazionali. La nostra ambizione più grande sarebbe quella di trasformare il parco di Montelungo in una struttura adeguata a tutti, eliminando le barriere non solo per chi vive nella carrozzina ma anche per le mamme, per esempio. Un posto dove accedere al mare e ai giochi e alle strutture, una volta riqualificate,  possa divenire realtà”.

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