Operatori sanitari non autorizzati per i cimiteri, Iaglietti: “Asp cambi decisione”

 
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Gela. L’emergenza a Farello rischia di diventare ancora più difficile da risolvere. Oltre alla carenza di loculi, alla quale si tentata di mettere una pezza con i prefabbricati (autorizzati dall’amministrazione comunale), arriva anche lo stop agli operatori sanitari. Asp ha deciso di non autorizzare l’attività dei suoi tecnici, che negli ultimi quindici giorni sono stati impegnati in operazioni di traslazione ed esumazione delle salme, così da garantire altri spazi. “Tutto ciò non è ammissibile – dice il consigliere comunale di “Un’Altra Gela” Diego Iaglietti – in una situazione di emergenza, gli operatori dell’Asp devono essere autorizzati a svolgere le attività che già erano in corso. Stiamo vivendo un’emergenza sanitaria e anche sulla base di questa situazione, Asp deve disporre l’intervento degli operatori sanitari”. Pare che il fermo, dovuto probabilmente a ragioni di lavoro straordinario, sia stato comunicato ieri sera, mentre qualche ora prima il sindaco Lucio Greco era stato molto duro sia nei confronti delle confraternite che delle passate gestioni amministrative. Sono ancora tante le bare ferme in attesa di sepoltura. “Se l’Asp non autorizzerà gli operatori sanitari – aggiunge Iaglietti – l’unico effetto sarà l’aumento del numero di feretri in cerca di collocazione”.

Il sindaco Lucio Greco è in continuo contatto con i manager dell’Azienda sanitaria, nel tentativo di sbloccare la situazione. Spetta ai tecnici di Asp valutare infatti lo stato delle salme e disporre la collocazione in cassettina dei resti mineralizzati, così da assicurare spazi. L’attuale realtà dei cimiteri locali pare essere ancora più preoccupante, anche se c’è comunque il tentativo di evitare un’emergenza ulteriore, in piena pandemia.

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