Operazioni con una società “cartiera”, cadono accuse per una commerciante: assolta

 
0

Gela. L’accusa che ha portato al processo si muoveva intorno ad un presunto flusso anomalo di fatture per operazioni, secondo gli inquirenti inesistenti. Al termine del dibattimento, il giudice Fabrizio Giannola ha però assolto un’esercente di nazionalità cinese, che ha condotto la propria attività in città. Le fatture venivano emesse da un’altra società, con sede in Campania. Per gli investigatori si sarebbe trattato di una “cartiera”, senza una vera sede e senza dipendenti. Così, è stata ricostruita la scia di fatture, per oltre un milione di euro, che ha portato anche in città. In aula, questa mattina, il pm Gesualda Perspicace ha concluso indicando la responsabilità dell’esercente. Ha chiesto la condanna ad un anno di reclusione. In senso assolutamente opposto si è invece espresso il legale di difesa, in aula l’avvocato Francesco Cagnes. E’ stato riferito che non furono mai svolti controlli concreti sull’attività dell’esercente, titolare di un punto vendita in città.

In base alle sue conclusioni, mancarono verifiche dettagliate che potessero eventualmente provare che quelle fatture erano state emesse per operazioni inesistenti. Secondo il legale, invece, l’attività della donna era sempre stata effettiva e comprovata. Il giudice ha disposto l’assoluzione.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here