Ordinanza di chiusura agli asili, secondo i Nas le cucine non sono a norma

 
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Gela. I carabinieri del Nucleo antisofisticazione (Nas) hanno accertato irregolarità agli asili. Alcuni dei quali sono stati costretti a chiudere i battenti da un’ordinanza comunale.

I Nas hanno contestato la regolarità dell’autorizzazione sanitaria, limitatamente alle cucine. I diversi sopralluoghi effettuati dai militari dei carabinieri, avrebbero permesso di verificare che le cucine non sono idonee per la somministrazione degli alimenti. L’ordinanza di chiusura sarebbe stata ordinata irrimediabilmente, grazie alla segnalazione dei Nas, dal settore Ecologia e ambiente del Comune. Secondo le prime indiscrezioni i carabinieri avrebbero contestato irregolarità riferite per lo più alla preparazione dei pasti. Si parla di cucine non a norma e, in alcuni casi, di personale addetto privo anche della tessera sanitaria obbligatoria. Aspetti che hanno indotto i responsabili del distretto sanitario a sollecitare la chiusura degli asili irregolari. In città sarebbero sei gli asili convenzionati, che comprendono sia gli asilo nido che quelli delle materne. Contestati, in alcuni casi, anche il corretto utilizzo dei locali la cui legge obbliga la divisione delle due tipologie di asilo. Hanno un’età compresa tra 0-3 anni i piccoli che frequentano gli asilo nido, che per le materne lievita fino a cinque. Precauzioni imposte dalla legge ma che in città sarebbero state ignorate. La notizia ha creato allarmismo tra i genitori dei piccoli che probabilmente, a causa degli impegni di lavoro, dovranno cercare nuovi accudenti dei loro figli. La vicenda, legata ad una riconversione delle ex ludoteche (dove non era prevista la mensa) investirebbe quasi tutti gli asili dell’isola. Secondo una prima stima sarebbero solo 13 quelli giudicati a norma di legge in Sicilia.

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