Gli ordini di Rinzivillo attraverso il suo legale, scattano 4 arresti: c’è un avvocato

 
0

Caltanissetta. Quattro arresti eseguiti dalla Polizia di Caltanissetta su ordine del Gip del Tribunale di Caltanissetta su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, per associazione mafiosa aggravata per aver fatto parte del clan Rinzivillo. In manette anche un avvocato gelese, Grazio Ferrara. Gli altri ordini di carcerazione riguardano Benedetto Rinzivillo di 55 anni, Giuseppe Incorvaia, imprenditore licatese di 73 anni, Emanuele Zuppardo, imprenditore di 62 anni residente a Parma. 

L’attività investigativa, conclusasi con gli arresti di oggi, costituisce una costola dell’operazione ‘Extra fines’ che portò all’arresto nel 2017 di 37 affiliati al clan-Rinzivillo. L’indagine fece luce sull’ascesa, nella famiglia di cosa nostra gelese, del boss Rinzivillo il quale, approfittando della carcerazione dei suoi fratelli e dell’assenza sul territorio di uomini in grado di contrastarne il carisma, riorganizzò il clan facendo leva sia su figure tradizionalmente appartenenti ad esso sia su figure nuove ed emergenti che si erano messe a sua disposizione per assicurare il mantenimento in vita del clan.

Nell’ambito dell’indagine, condotta dai poliziotti della Squadra Mobile di Caltanissetta con l’ausilio della Squadra Mobile di Parma, è emersa la figura di un avvocato del Foro di Gela, ritenuto uomo di fiducia del boss gelese Rinzivillo sin dal 2016 (durante il periodo delle indagini poi confluite nell’inchiesta Extra Fines) quando lo aveva fatto contattare da un suo affiliato. L’avvocato costituiva la longa manus del Rinzivillo negli affari intessuti dal boss gelese con altri appartenenti al clan Rinzivillo. Infatti Rinzivillo impartiva al legale ordini precisi che andavano ben oltre gli incarichi forensi. La disponibilità del legale nei confronti del boss gelese si manifestava anche dopo la carcerazione del boss: infatti, è proprio al suo avvocato che Rinzivillo, approfittando del suo status di insospettabile legale, affidava il compito di fare uscire i suoi ordini per altri esponenti della consorteria mafiosa, ancora liberi sul territorio.

Nel corso dell’indagine è stato anche rilevato che l’avvocato faceva pervenire al boss messaggi dai suoi affiliati liberi, attraverso l’esibizione di fogli manoscritti durante i colloqui in carcere: una modalità con la quale l’avvocato gelese pensava di eludere eventuali intercettazioni ambientali a suo carico.  

Inoltre, uno degli arrestati, tradizionalmente operante nel commercio di carni, assicurava aiuto economico all’associazione, al capo clan Rinzivillo e ad altri complici in stato di carcerazione.  Lo stesso imprenditore offriva disponibilità al capo dell´associazione ad assumere alle proprie dipendenze personale indicato dal capomafia e favoriva l´infiltrazione del clan rinzivilliano nel tessuto economico legale attraverso il riciclaggio di soldi di provenienza illecita.

L´imprenditore è indagato anche per tentata estorsione, aggravata per averla commessa in qualità di appartenente al clan mafioso, per avere tentato di procurarsi un ingiusto vantaggio in danno di un imprenditore concorrente, rappresentante di carni e salumi, che veniva minacciato di morte qualora avesse continuato ad offrire ai clienti, la stessa carne da lui commercializzata.

Un terzo soggetto arrestato, imprenditore licatese di cosmetici e profumi, era a disposizione del capo clan Rinzivillo favorendo il boss gelese nell’attivazione di attività economiche funzionali all’investimento e riciclaggio di illeciti proventi, avvalendosi anche in questo caso della figura dell´avvocato. 

Non meno importante è ritenuta la figura di un altro soggetto arrestato, storico appartenente al clan, il quale, approfittando dei permessi premio durante la carcerazione a Milano, riprendeva i contatti con Rinzivillo, favorendo l´incontro tra quest´ultimo e l’esponente di cosa nostra di Salemi. Ad ulteriore riprova del ruolo importante acquisito dall’avvocato all’interno della consorteria, va segnalato che era stato proprio lui il prescelto da Rinzivillo per accompagnarlo ad un incontro riservato con lo storico appartenente al clan, avvenuto il 14 aprile 2017.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here