Orlando: “Stop attacchi gretti ad Asp e a Musumeci, non servono liti tra generali”

 
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L'avvocato Michele Orlando

Gela. “Basta critiche all’Asp e indirettamente al presidente della Regione Nello Musumeci, la situazione da zona rossa che vive la città è stata determinata anzitutto dalla condotta di molti cittadini, che non hanno rispettato le regole”. Il commissario cittadino di DiventeràBellissima, Michele Orlando, anzitutto spiega che il pericolo, nonostante la revoca della zona rossa in città, non è affatto superato. “La revoca della zona rossa ordinata oggi da Musumeci, dopo i dati comunicati dall’ Asp di Caltanissetta, conforta, allieta e fa sperare. Ma non può far cantare vittoria perché, intanto si entra solamente nella zona arancione che limita ancora tanto le attività economiche, ma soprattutto non può far ignorare che il nemico comune ancora è il Covid. E’ fondamentale – dice Orlando – questa consapevolezza che deve indurre tutti i cittadini, insieme alle autorità preposte, a pensare che il pericolo del virus che circola è insieme a noi, contagia e paventa sempre il rischio di provvedimenti restrittivi. Gela è divenuta zona rossa in virtù dei contagi che hanno superato il numero di  guardia, pertanto, le misure anti-Covid restano sempre rosse in capo alla responsabilità di tutti”. Da un punto di vista più strettamente politico, Orlando sgombera il campo da fraintendimenti e sta con il presidente Musumeci e con il management di Asp. “Negli ultimi giorni è stata presa a bersaglio l’ Asp nissena e, indirettamente, il presidente Musumeci, in atto reggente dell’assessorato alla sanità. La cosa più triste è proprio questa gretta imputazione all’Asp di Caltanissetta in persona del direttore Caltagirone da parte di qualche amministratore che questa mattina in piazza ha gridato ad atti delinquenziali della direzione generale, degni di denuncia all’autorità penale. Proprio un amministratore non può permettersi di incitare la gente contro qualcuno con imputazioni criminose, in quanto è ciò che potrebbe subire, a sua volta, come accusa. Basta polemiche vili, soprattutto quando il direttore Caltagirone ha sempre accettato di conferire e informare sui dettati dei propri compiti, rispondendone sempre senza mai nascondersi – continua Orlando – forse è compito dei politici corrispondere e aiutarlo in un difficilissimo compito non previsto. Se il numero dei contagi sale a certi livelli è colpa dell’irresponsabilità e della leggerezza di alcuni cittadini e nessun dubbio che in termini di controlli e sanzioni chi è preposto debba fare molto di più. Prima dell’ordine della zona rossa, abbiamo assistito in tutte le parti della città ad assembramenti imponenti, soprattutto sul lungomare, dove migliaia di persone, soprattutto giovani senza mascherina, si riunivano senza alcun controllo”.

Orlando si riferisce a buona parte della maggioranza del sindaco, che negli ultimi giorni ha duramente contestato il management Asp, anche nel corso della seduta monotematica dell’assise civica, tutta dedicata all’emergenza sanitaria. Il dietrofront sulla zona rossa non ha fatto altro che esacerbare gli animi. “Se qualcuno pensa ai profili penali delle condotte altrui, valuti il rischio anche morale sul fare meglio il proprio dovere nella prevenzione dei contagi e collabori affinché la gente si vaccini il più possibile.  Non è il momento della lite tra generali, in una fase di guerra che il Covid ci ha purtroppo regalato. Si dia alla gente, alle famiglie, agli operatori economici, a tutte le istituzioni – conclude – la realtà di un fronte comune. Tutti devono sentire meno sconforto e meno solitudine”.

1 commento

  1. Quindi nessuna responsabilita’ da parte di Asp e Regione solo colpa dei Gelesi detto dal coordinatore di diventerà bellissima non sorprende

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