Orrore in periferia, 4 cuccioli uccisi a bastonate. L'Oipa denuncia una nuova barbarie
Gela. Ancora un atto di barbarie contro animali indifesi. Una atrocità senza fine. Quattro cuccioli di poche settimane uccisi a bastonate in una zona periferica. Li hanno ritrovati in una pozza di sa...
Gela. Ancora un atto di barbarie contro animali indifesi. Una atrocità senza fine. Quattro cuccioli di poche settimane uccisi a bastonate in una zona periferica. Li hanno ritrovati in una pozza di sangue da chi porta in quella zona cibo per i randagi. Altri tre cuccioli sono stati trovati a poca distanza, terrorizzati e nascosti in un tubo.
Quello denunciato dall’Oipa è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi di gesti violenti di intolleranza verso i randagi che popolano le strade e le campagne della città le cui fila si infoltiscono a causa della fallimentare politica del Comune di termini di gestione del randagismo. “Nessun piano di sterilizzazione, ma solo somme versate annualmente al canile Ri.ca.ra, struttura privata a un’ora di strada da Gela che detiene oltre mille cani – denuncia l’associazione – I servizi quasi inesistenti forniti dalla ditta a cui è stato appaltato il servizio di accalappiamento o recupero animali feriti da qualche giorno è inoltre stato sospeso a causa del termine della convenzione stipulata dal Comune. Tutti i randagi, in qualsiasi condizione si trovino, restano quindi per strada oppure sono a carico dei volontari o dei privati cittadini”.
I volontari OIPA hanno avvistato nelle vicinanze cinque femmine gravide, quindi la situazione è destinata ad aggravarsi. “Comune e ASP, enti preposti per legge ad occuparsene, non possono lavarsene le mani lasciando le associazione di protezioni animali a battersi contro i mulini a vento”.
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