Ottomila euro e sesso con madre e figlia per cacciare il demonio, arrestato mago

 
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Niscemi. Con la scusa di essere un mago ha abusato sessualmente di madre e figlia per liberarle dal demonio, ed estorcendo anche ottomila euro.

I carabinieri di Niscemi hanno arrestato un uomo di 52 anni, niscemese. Deve rispondere di violenza sessuale, truffa ed estorsione. La vicenda ha inizio alla fine di gennaio quando il finto mago avrebbe adescato le sue vittime, un intero nucleo familiare di Niscemi. In pochi giorni, approfittando delle paure e dell’ingenuità dei componenti della famiglia, li ha convinti che, se non si fossero immediatamente sottoposti alle sue cure, sarebbero morti in poco tempo. Con fantasiose pratiche magiche e divinatorie, faceva credere agli stessi di essere in grado di guarirle da mali oscuri ed esorcizzarle dal maligno. In cambio otteneva soldi in contanti pari a ottomila euro e pratiche sessuali cui dovevano sottostare madre e figlia minorenne. Non solo. Il potere persuasivo era talmente forte da convincere moglie e marito che se avessero voluto mantenere in vita la figlia minorenne, avrebbero dovuto divorziare. Richiesta cui effettivamente i coniugi hanno aderito avviando l’iter per la separazione consensuale. >Il condizionamento psicologico era talmente forte che il sedicente mago si era persino stabilizzato a casa della famiglia, di cui era diventato il capo. Il “santone”, consumava reiterati rapporti sessuali con le donne sempre per evitare il sopravvento del maligno. >Solo al culmine della disperazione il capofamiglia, all’inizio dello scorso mese di luglio, ha trovato la forza ed il coraggio di raccontare tutto ad alcuni parenti, i quali lo hanno convinto a raggiungere i carabinieri di Niscemi per sporgere denuncia. Sono state raccolte numerose testimonianze, sequestrati oggetti utilizzati dall’indagato per i riti magici, quali croci in legno trovate sotterrate nel giardino dell’abitazione delle vittime compatibili con altri pezzetti di legno trovati a casa del “santone” unitamente ad una foto di una delle vittime ed una “polverina magica” usata per suggestionare i suoi interlocutori. Il mago si trova adesso agli arresti domiciliari con l’obbligo di non comunicare neanche telefonicamente o in via telematica con persone diverse da quelle che abitualmente con lui convivono o che lo assistono.

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