Palazzo di Città trasformato in Palazzo di giustizia, arrivano anche le querele per falso

 
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Gela. Nelle ultime settimane, Palazzo di Città si è trasformato in una sede distaccata, non riconosciuta, dei palazzi di giustizia. Come se non fossero sufficienti il ricorso amministrativo e l’esposto in procura, dal centrodestra (anche se molti esponenti pare non fossero neanche stati avvertiti) arrivano anche le querele per l’accertamento di falso. Un preludio ad un procedimento civile, che probabilmente riguarda sempre gli atti che verranno valutati dal Tar di Palermo, ritenuti strategici. I giudici amministrativi devono decidere sull’eventuale annullamento dell’esito elettorale. In queste ore, dal sindaco in giù, tutti gli esponenti della maggioranza stanno ricevendo le notifiche.

Una “guerra” che ormai si combatte attraverso procure, giudici amministrativi e civili. Il leghista Giuseppe Spata ha lanciato il pesante sospetto che quelli della maggioranza di Greco vogliano forzare la mano e anche la nota che attesta la regolarità delle procedure di raccolta delle firme per le liste del sindaco è diventata oggetto di un esposto penale. Ora, si apre anche il fronte della giustizia civile, mentre domani tocca al Tar.

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