Gela. Sono stati necessari sette anni per arrivare ad una prima conclusione. Tocca al Comune risarcire i responsabili dell’associazione Gymnasium Club, che gestiscono una palestra in via Palazzi, a Caposoprano. Nel novembre del 2012, dopo ventiquattro ore di intense piogge, i locali dell’attività subirono pesanti danni. L’acqua si riversò fin nei comparti interni, mettendo a rischio i sistemi usati e le attrezzature. Per il legale che ha assistito l’associazione, l’allagamento avrebbe intaccato anche pareti e pavimentazione. Un danno stimato in circa trentamila euro. L’azione, esercitata in sede civile, ha riguardato il municipio, perché l’acqua si sarebbe riversata all’interno della palestra, sfruttando una sorta di canale che intanto era stato scavato in un cantiere adiacente, commissionato proprio dall’ente comunale. Neanche il pozzetto resse alla pressione. L’avvocato Riccardo Lana, che ha rappresentato in giudizio i titolari della palestra, ha citato Palazzo di Città, chiedendo il riconoscimento dei danni patiti. Sono state necessarie perizie e verifiche tecniche, prima di arrivare a ricostruire la dinamica di quanto accaduto. Il Comune, in giudizio con l’avvocato Salvo Macrì, ha inizialmente escluso un coinvolgimento, richiamando invece possibili responsabilità dell’azienda che si occupava del cantiere e ha fatto emergere la possibile inadeguatezza della struttura interna dell’immobile, produdento dati tecnici.
Le conclusioni tecniche avanzate dal rappresentante dell’associazione hanno convinto il giudice civile, che ha comunque accertato l’esistenza di un’impermeabilizzazione non perfetta di pareti e pavimenti, come sostenuto dalla difesa del municipio. Il Comune dovrà pagare una somma superiore ai cinquemila euro, oltre alla rivalutazione per il tempo ormai trascorso. Somme parametrate alle spese sostenute per il ripristino di quanto intaccato dall’allagamento.
