Panico al porto, il racconto del sommozzatore che ha salvato Totò Luca

 
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Nella foto: Emanuele Baccano, il sommozzatore che ha evitato un probabile annegamento dell'imprenditore Salvatore Luca.

Gela. “Ho visto l’utilitaria in acqua ma mentre cercavo di raggiungerla per salvare il conducente è affondata”. A parlare è Emanuele Baccano, sommozzatore professionale a Savona, che casualmente si trovava sul molo del porticciolo quando l’imprenditore Salvatore Luca ha deciso di accelerare per lanciarsi in mare con la sua autovettura. L’Opel Agila ha urtato frontalmente una bitta prima di lasciare la banchina. “L’autovettura è stata trascinata dalla corrente verso il centro del porto – aggiunge Emanuele Baccano – rendendo inutile il mio primo tentativo di avvicinarmi. Sono risalito sulla banchina e da una imbarcazione mi sono tuffato per la seconda volta. Solo dal mare ho notato che l’Opel era ormai affondata. Seguendo le indicazioni delle persone accalcate sulla banchina sono riuscito ad avvicinarmi e, mentre nuotavo, ho visto riemergere un uomo. In quel momento ho usato tutte le mie forze per aggrapparlo e riportarlo sull’imbarcazione”.

L’aiuto di altre persone si è rivelato indispensabile a trarlo in salvo.

“Respirava ma non era collaborativo – spiega il sommozzatore che ha soccorso Salvatore Luca – Non ha detto nemmeno una parola. Sicuramente si sarà reso conto di avere rischiato la vita. Poi ci siamo allontanati per consentire agli operatori sanitari e alle forze dell’ordine di prestare le prime cure e trasferirlo in ospedale”.

“Ho cinquant’anni ma non ricordo di avere vissuto una esperienza cosi forte – conclude Emanuele Baccano – Sicuramente torno a Torino con la consapevolezza di avere salvato una vita umana”. In ospedale, inoltre, Salvatore Luca sarebbe risultato positivo al covid. 

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