Panificatori sul piede di guerra per il prezzo del pane

 
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Gela. Il prezzo del pane divide ancora i panificatori che ieri sono tornato a riunirsi. L’incontro a porte chiuse ha registrato una nuova fumata nera, anche se il presidente della Confartigianato parla di “trovato accordo entro giovedì, quando gli unici due panificatori, dei cinquanta che operano in città (alcuni con più licenze), firmeranno l’accordo che di fatto potrebbe congelare la vertenza legale in atto”. 

Si sono dati appuntamento ieri mattina, nella sede della Confartigianato di via Ventura 49. Alla base della vertenza, sfociata negli scorsi incontri con una vertenza legale, parole pesanti ma anche controlli a raffica delle forze dell’ordine alle attività commerciali, la volontà di bloccare il prezzo del pane a 2,50 centesimi di euro al chilo. In attesa che tutti i panificatori firmino l’accordo, il prezzo di vendita del pane rimane libero, con oscillazioni anche di un euro al chilogrammo, la difficoltà di controllare le consegne a domicilio e il corretto peso al bancone.

L’accordo è nell’aria ma la vertenza non è affatto conclusa. E’ stata salutata con soddisfazione la partecipazione di Maicol Cassarino, rappresentante del panificio di San Giacomo, uno dei due che si era detto contrario all’aumento del prezzo del pane fino alla soglia di 2 euro e 50 centesimi al chilo come chiesto dal presidente regionale panificatori Confartigianato, Gaetano Marinetti, in sintonia con la delegazione locale dei panificatori.

Intanto Terlati, annuncia la sfiducia al presidente provinciale Confartigianato, il cui atteggiamento è stato “ritenuto scorretto nei riguardi degli artigiani gelesi”.

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