Panificio incendiato due volte, accuse a quarantenne: “Agì ma non era capace di intendere e di volere”

 
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Il panificio è stato dato alle fiamme in due diverse occasioni

Gela. A maggio dovrebbe arrivare la decisione del gup che chiuderà il procedimento. A conclusione degli accertamenti che erano stati delegati ad un perito, è stata accertata l’incapacità di intendere e di volere, al momento dei fatti, del quarantenne Salvatore Cascino. Venne arrestato con l’accusa di aver appiccato le fiamme al panificio “Castellano”. In due diverse occasioni, agì con l’intenzione di danneggiare l’attività commerciale. In un caso, collocò anche una bombola gpl che fortunatamente non esplose. La difesa, sostenuta dall’avvocato Giuseppe Cascino, dopo aver richiesto un rito alternativo, ha ottenuto la perizia. Il quarantenne era già stato ospite di una struttura specializzata ma successivamente non proseguì la terapia.

Ammise gli incendi ma negò di aver imposto ai titolari l’acquisito di un immobile di sua proprietà. E’ mossa inoltre la contestazione di tentata estorsione. Per l’esperto che si è occupato degli accertamenti sullo stato mentale dell’imputato, ci sono le condizioni per ritenere che agì senza avere una vera contezza degli effetti.

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