Parco eolico off shore, stop ai lavori: i giudici dovranno entrare nel merito

 
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Gela. Un’ordinanza sospensiva che, al momento, blocca l’efficacia del via libera ministeriale rilasciato alla società Mediterranean wind offshore per la realizzazione di un parco eolico lungo la costa che da Macchitella conduce a Punta due Rocche.

Il provvedimento è stato emesso dai giudici amministrativi del tar di Roma dopo che quelli palermitani avevano dichiarato la loro incompetenza territoriale. La linea adottata dai legali delle associazioni che hanno impugnato il provvedimento è fin troppo chiara.
Gli avvocati Chiara Modica Donà Dalle Rose e Giovanni Puntarello hanno focalizzato il ricorso sull’esigenza di tutelare un’area, quella ricompresa nel progetto, già individuata come corridoio fondamentale per l’avifauna che dalle coste africane migra verso l’Europa del nord, senza tralasciare l’importanza archeologica dei fondali dell’area.
A rischio, stando al ricorso, ci sarebbero anche i posti di lavoro dei dipendenti di due importanti strutture turistiche della zona. L’autorizzazione a costruire è stata impugnata dai rappresentanti delle associazioni Archeoclub d’Italia, Legambiente e Triskelion, nonché da Roberto Chiaramonte Bordonato, proprietario del castello di Falconara e nella qualità della società Top Service Due, proprietaria del Falconara Resort. Ai ricorrenti si sono aggiunti gli attivisti di Italia Nostra. Nulla, però, appare scontato. Adesso, i giudici amministrativi dovranno entrare nel merito dell’intera questione. 

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