Parte la “ricetta” Arena, Tari da adeguare e gestione più oculata: il nucleo scopre “criticità”

 
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Arena ha deciso di annullare le nomine nei nuclei

Gela. Una drastica cura dimagrante, nel tentativo di rimettere in linea i conti del municipio. Il commissario Rosario Arena ha appena emanato un atto di indirizzo che si rivolge praticamente a tutti i settori dell’ente. Tagli ma anche l’obiettivo di recuperare somme in cassa. Si parte da uno dei fardelli amministrativi che sono costati cari all’ex sindaco Domenico Messinese, ovvero il servizio rifiuti. Il commissario nominato dal presidente della Regione Nello Musumeci ha dato mandato di predisporre il piano economico finanziario per il 2019, ma prevedendo la copertura integrale dei costi ed evitando un disavanzo da 2,5 milioni di euro all’anno. “Contestualmente il dirigente del settore tributario provveda – si legge nella deliberazione – a far elaborare la tariffa Tari 2019 prevedendo la copertura integrale dei costi da sostenere e predisporre apposita delibera di consiglio comunale per l’applicazione delle nuove tariffe 2019”. In base alle direttive, quindi, la linea sembra quella di un aumento delle tariffe per coprire i costi del servizio. Tariffe ferme ormai dal 2014. Ma per Arena vanno congelati anche quei servizi che stanno producendo perdite finanziare. Si prevede la sospensione provvisoria sia dell’attività delle mense scolastiche (che annualmente fanno perdere al Comune 600 mila euro) sia di quelle legate al servizio di trasporto scolastico (totalmente a carico dell’ente). I buchi neri della gestione amministrativa in municipio da sempre si aprono anche sul fronte della gestione dei beni immobili. Arena ha deciso di tagliare gli affitti versati per l’uso dei locali dell’ex Convitto Pignatelli (202 mila euro all’anno) e dello stabile di Sant’Agostino (106 mila euro all’anno). Bisognerà trovare nuovi spazi di proprietà del Comune per assicurare la sistemazione anche agli istituti scolastici ospitati. “Si propone di trasferire in altre strutture di proprietà dell’ente i soggetti fruitori di tali locali – si legge nel provvedimento – dando priorità alle richieste di strutture scolastiche, poi provvedere con immediatezza a comunicare il recesso anticipato ai locatori non appena i locali saranno sgombri”. Ma per Arena e i suoi tecnici bisognerà sfruttare gli immobili di proprietà dell’ente e i beni confiscati alle organizzazioni mafiose con la stipula di eventuali contratti di locazione. La corsa a recuperare introiti finanziari che mancano nelle casse del municipio riguarderà anche gli ambulanti del mercato settimanale, che devono mettersi in regola con i canoni, e il pagamento dell’imposta sulla pubblicità.

Quasi un capitolo a parte è dedicato al debito che il Comune ancora vanta nei confronti della Ghelas Multiservizi. Annualmente, il contratto di servizio prevede un esborso dell’ente di quasi tre milioni e mezzo di euro e alla municipalizzata bisogna ancora garantire il saldo di un credito da 207 mila euro. Per questa ragione, in attesa di definire la nuova convezione, il commissario prevede di affidare altri servizi alla società in house, assicurandogli introiti maggiori. Dal servizio di sosta a pagamento alla gestione dei due parcheggi comunali, passando per le attività di supporto al recupero dei crediti (soprattutto quelli che riguardano gli espropri) ma anche i sopralluoghi per l’accertamento di tributi come Imu, Tosap e Tari. L’allarme per i conti dell’ente, del resto, non l’ha lanciato solo la Corte dei Conti, che ha imposto negli scorsi mesi (sotto sindacatura Messinese) il blocco delle spese straordinarie ma arriva anche dagli organi di controllo interni. Un report firmato dalle componenti del nucleo per il controllo di gestione (gli avvocati Marina La Boria e Evita Lorefice) è arrivato nelle mani del segretario generale Salvatore Pignatello. Depositato lo scorso luglio, riguarda i controlli per i mesi di febbraio e marzo. Le due professioniste hanno accertato “situazioni di criticità” nella macchina amministrativa del municipio. Un monitoraggio complessivo che adesso farà scattare “misure correttive” disposte dallo stesso segretario generale ed approvate dal commissario Arena. Tra le verifiche condotte dal nucleo, alcune sono state sintetizzate in una nota trasmessa lo scorso marzo al settore tributi.

4 Commenti

  1. certo,chi li deve sanare i debiti del comune? Ma è ovvio,I CITTADINI, come? Con l’aumento della tari.E siccome NON VIVIAMO IN MEZZO ALLA SPAZZATURA è giusto che la tari venga aumentata.
    Inoltre se non ricordo male c’è una legge che dice che quando il servizio di raccolta non funziona la TARI dovrebbe essere abbassata,scioccheezze , siamo tutti benestanti,alziamola pure……..

  2. Sapendo come la pensano gli ex consiglieri comunali che si sono autosfiduciati,sicuramente tenderanno di sfiduciare anche il commissario Arena!Adesso cari ex consiglieri comunali noi cittadini rimarremo in attesa di sentire le vostre sagge dichiarazioni e di vedere con quale faccia vi presenterete davanti ai vostri elettori.Vi faccio i miei più graditi complimenti per i risultati ottenuti!

  3. E io pago gli errori di una classe politica inadeguata e mediocre che pero si ritrova sempre in un modo o nell altro ad occupare le sedie del municipio senza mai essere responsabili di niente

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