Parte tour de force correttivi, Greco vuole misure condivise: tempi stretti e poche alternative

 
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Greco e gli assessori

Gela. Quella che sta per iniziare dovrebbe essere la prima settimana interamente dedicata alle attività preliminari, finalizzate alle misure correttive richieste dalla Corte dei Conti, nel tentativo di scongiurare opzioni ancora attive come il dissesto del municipio. Il sindaco Lucio Greco, non appena ci saranno tutte le conferme, dovrebbe ufficializzare il nuovo segretario generale e l’arrivo del dirigente al bilancio (per ora a scavalco da un altro ente). Proseguirà il confronto con i consulenti che da qualche mese seguono le vicende finanziarie del municipio. Il primo cittadino e l’assessore al bilancio Mariangela Faraci sono in costante contatto con gli uffici finanziari del municipio, che devono ancora concludere la fase di riaccertamento, necessaria ad avere i numeri aggiornati per il rendiconto 2021. Allo stato, mancano gli strumenti di bilancio e il consiglio comunale, in più occasioni, ha reclamato aggiornamenti sulla situazione effettiva dei numeri del Comune. In giunta, gli assessori ai lavori pubblici e allo sviluppo economico, Romina Morselli e Francesca Caruso, aspettano lo sblocco di variazioni che potrebbero rimettere in moto la macchina burocratica per i cantieri e i progetti del Pnrr. Venerdì, durante la seduta di consiglio comunale che è servita a fare una verifica successiva alla deliberazione della Corte dei Conti, il sindaco Lucio Greco ha chiesto piena collaborazione a tutte le forze politiche e ai consiglieri, indipendentemente dalla loro collocazione. Una sintesi iniziale potrebbe essere riassunta attraverso una capigruppo, per definire i passaggi successivi e le eventuali scadenze. Greco ha formalizzato la proposta durante la seduta del civico consesso. Il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito, probabilmente procederà a fissare una riunione entro i prossimi giorni. Non c’erano i tempi tecnici per una convocazione già per domani. Soprattutto l’opposizione sta cercando di valutare con molta attenzione e tanti partiti e gruppi, rappresentati in aula consiliare, vogliono anzitutto capire quale linea intenderà adottare l’amministrazione comunale. C’è chi non ha alcuna intenzione di condividere misure “lacrime e sangue”, che possano gravare sui cittadini, con l’aumento di tariffe e il taglio di servizi.

La Corte dei Conti attende il pacchetto dei correttivi entro i sessanta giorni fissati nella deliberazione rilasciata e trasmessa a Palazzo di Città. La situazione finanziaria del Comune rimane “grave” e ci sono tanti punti che vanno sanati, evitando le sabbie mobili del dissesto. L’avvocato Greco vorrebbe far pervenire ai giudici contabili misure condivise sia dai suoi sostenitori in aula consiliare sia dall’opposizione (le cui fila sono sempre più folte). Un consenso pieno non pare a portata di mano così come bisognerà affrontare lo scoglio del piano economico finanziario per il servizio rifiuti. Il Pef potrebbe essere a rischio, dato che non sembrano esserci i numeri necessari ad avere il sì dell’assise civica.

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