Passa il Ddl sui liberi consorzi, Gela deve decidere se abbandonare Caltanissetta

 
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Palermo. “La commissione Affari istituzionali ha fatto un buon lavoro, abbiamo rispettato i tempi: adesso la parola passa all’Aula”.

Lo dice Antonello Cracolici, presidente della commissione Affari istituzionali all’Ars, dove oggi è stato approvato l’articolato del disegno di legge di riforma delle Province che istituisce i Liberi Consorzi di Comuni e le Città Metropolitane. Domani, giovedì 16, la commissione è convocata alle ore 12 per il voto finale sul ddl.
Il testo prevede l’istituzione di 9 Consorzi (coincidenti con gli attuali confini delle province) e 3 Città Metropolitane (Palermo, Catania e Messina).
I comuni che rientrano nelle previsioni del Decreto del Presidente della Regione del ’95 sulle Aree Metropolitane, avranno sei mesi di tempo per scegliere se aderire alle Città Metropolitane.
I comuni che confinano con un altro Consorzio, avranno sei mesi di tempo per scegliere se aderire al Consorzio confinante o rimanere in quello attuale.
Le funzioni e le competenze dei Liberi Consorzi e delle Città Metropolitane saranno assegnate con legge regionale dopo la definizione dei confini territoriali, che come detto si avrà alla scadenza dei sei mesi a disposizione delle amministrazioni comunali per l’opzione su Città Metropolitane e Consorzi confinanti.
La governance dei Consorzi sarà composta da organi di secondo livello scelti fra gli amministratori dei comuni: il testo approvato dalla commissione, dunque, non prevede elezione diretta di I livello per la scelta del presidente e dell’assemblea del Consorzio.

 

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