Passaggio all’Autorità portuale, tutto fermo: Lorefice, “Regione e Turano inadempienti”

 
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Il senatore grillino Pietro Lorefice

Gela. Ad oltre tre mesi dal provvedimento del governo nazionale e dall’ufficializzazione, con la presenza a Palazzo di Città del sottosegretario Giancarlo Cancelleri, tutto fermo sul fronte della portualità. Se i tempi per gli interventi più urgenti al porto rifugio ormai si sono dilatati quasi all’infinito (mentre il sito continua ad essere perennemente insabbiato), la burocrazia non ha fatto passi in avanti, per completare il passaggio definitivo dei siti locali all’Autorità della Sicilia Occidentale. Non è neanche bastato il sopralluogo, dello scorso ottobre, effettuato dal presidente dell’Autorità, Pasqualino Monti. Pare, infatti, che gli uffici della Regione non abbiano ancora adempiuto a quanto previsto. Il senatore grillino Pietro Lorefice non usa troppa “diplomazia” istituzionale. “E’ un altro regalo, si fa per dire, che il governo regionale assicura alla città. Ho avuto modo di interloquire anche con il presidente dell’Autorità Monti. Purtroppo – spiega – gli uffici del demanio regionale e l’assessorato di Turano, non hanno ancora provveduto a completare le procedure per il passaggio delle infrastrutture portuali locali al ministero, così da permettere il subentro dell’Autorità portuale della Sicilia Occidentale. Un grazie, sicuramente, va all’assessore regionale Mimmo Turano”. Il senatore grillino ha fatto da collegamento istituzionale nell’iter che ha portato il governo a varare il provvedimento che colloca le strutture portuali della città nell’Autorità della Sicilia Occidentale. Sulla carta, una misura per facilitare gli interventi e rafforzare gli investimenti, per una portualità locale che è ancora fin troppo distante da standard accettabili.

Dalla Regione, però, pare che per ora non abbiano dato troppi segnali. “Il governo regionale si conferma molto vigile sulla città quando c’è da demolire strutture che ne rappresentano l’identità e la storia – aggiunge Lorefice – per il resto, invece, è completamente assente. L’Autorità portuale non parte perché la Regione fino ad oggi non ha provveduto”. Come se non bastassero i lavori mai avviati, ora si aggiunge anche il blocco totale della procedura per il passaggio all’Autorità della Sicilia Occidentale, che dovrebbe essere la soluzione alla stasi di questi ultimi decenni.

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