Passaggio Ato-Ati, sindacati scrivono a Conti: “Serve un confronto su investimenti”

 
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I confederali chiedono di incontrare i vertici Ati (immagine di repertorio)

Gela. La nomina del neo direttore generale dell’Assemblea territoriale idrica è stata ratificata lo scorso sabato. L’architetto Antonino Collura dovrà coordinare il nuovo corso della governance del sistema idrico locale, con particolare attenzione agli investimenti e ai rapporti con il gestore italo-spagnolo Caltaqua. La nomina di Collura ha ottenuto il sì dei sindaci dell’Ati e ora si appresta a definire il prossimo cronoprogramma, insieme al presidente Massimiliano Conti. I sindacati confederali, che in più occasioni hanno posto l’esigenza di accelerare la procedura per il passaggio dall’Ato Cl6 alla nuova Ati, chiedono una prima verifica, anche con il nuovo direttore generale. I confederali di Cgil, Cisl e Uil ritengono importante avere un incontro con i vertici Ati. Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Vincenzo Mudaro hanno scritto al presidente Conti. “Come è noto, le organizzazioni sindacali hanno più volte sollecitato il passaggio di consegne tra Ato Cl6 e Ati, facendo rilevare il notevole ritardo con il quale tale adempimento è stato effettuato – scrivono – essendo stato previsto dalla legge della Regione Sicilia 19 dell’11 agosto 2015. Abbiamo anche messo in evidenza come la mancanza dell’adozione di tale atto abbia generato delle conseguenze ripercuotendosi sull’occupazione, andando pesantemente ad incidere sul benessere dei territori interessati. E’ chiaro a tutti che i finanziamenti per avviare gli interventi di dotazione e manutenzione della rete idrica siano fondamentali per il rilancio economico di molte aree già in difficoltà pre-Covid e messe in ginocchio dalla pandemia”.

I segretari puntano a fare una prima valutazione sui tempi per finalizzare investimenti, su rete e depurazione, che valgono circa 60 milioni di euro. “Apprendiamo che l’assemblea dell’Ati ha ufficialmente ratificato la nomina del direttore generale, il quale dovrà definire, insieme all’Assemblea territoriale idrica, tutti i progetti da presentare che nel tempo sono stati gestiti dall’Ato Cl6. A tal proposito – si legge nella missiva – e nell’interesse della collettività chiediamo un incontro al fine di avviare un confronto su tutta una serie di questioni, già da noi ampiamente sollevate in questi anni”. Tra i punti più delicati, c’è anche il futuro di un servizio idrico, che ad oggi non ha mai assicurato continuità di forniture. Intere città come Gela, ancora adesso, fanno i conti con enormi disservizi.

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