Patrimonio archeologico locale sostenuto dalla Regione? Di Paola, "ma di cosa parla Musumeci?"

Gela. Le scoperte archeologiche in città sostenute finanziariamente dal governo regionale del presidente Nello Musumeci? Un falso storico, almeno secondo il deputato regionale grillino Nuccio Di Paola...

A cura di Redazione Redazione
09 novembre 2019 11:16
Patrimonio archeologico locale sostenuto dalla Regione? Di Paola, "ma di cosa parla Musumeci?" - La tomba ritrovata durante i lavori in via Butera
La tomba ritrovata durante i lavori in via Butera
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Gela. Le scoperte archeologiche in città sostenute finanziariamente dal governo regionale del presidente Nello Musumeci? Un falso storico, almeno secondo il deputato regionale grillino Nuccio Di Paola. “Gela sarebbe per Musumeci un luogo privilegiato di investimenti nel campo dei beni culturali, come modello di sviluppo alternativo? Finora non se n’è accorto nessuno – dice – forse, il presidente della Regione si riferisce ad un roseo, immaginario futuro. Un futuro tutto da programmare, perché finora non è stato messo un centesimo nel bilancio regionale per la valorizzazione dei beni archeologici di Gela. Per non parlare dello scippo di 33 milioni di euro del Patto per il Sud. A gennaio, avevo chiesto una minore burocrazia e l’accelerazione dell’iter per gli interventi, con il supporto della Regione. A giugno, avevo avuto delle rassicurazioni su queste risorse. Invece i fondi sono stati destinati ad altre aree della Sicilia. Quindi di quali investimenti parla Musumeci?”.

Secondo Di Paola, sarebbe tutto in alto mare. “Presidente – dice Di Paola a Musumeci – visto che il suo governo è un modello nei beni archeologici, perché non provvede a destinare quei 33 milioni di euro alle campagne di scavi a Gela, a valorizzare le tante scoperte fatte finora, ad aprire il Museo archeologico che è ancora chiuso al pubblico? Questi sarebbero interventi concreti, che lascerebbero il segno, mentre le parole si perdono nel vento e Gela resta quella che tutti noi conosciamo, una città abbandonata dalla Regione”. Le scoperte, intanto, si susseguono, come un museo a cielo aperto, considerato solo da pochi cultori.

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