“Patto di governo” per arrivare a fine mandato, documento programmatico per nuova giunta

 
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Greco in aula consiliare

Gela. Il sindaco Lucio Greco, domani, potrebbe annunciare la nuova squadra di governo della città. Dopo diversi incontri, concentrati principalmente tra ieri e oggi, l’avvocato va verso l’ufficializzazione della giunta che dovrebbe accompagnarlo fino alla conclusione del mandato. Neanche i più stretti alleati conoscono ancora tutte le scelte, dai nomi alle deleghe degli assessori, nuovi e meno nuovi. Tra i pro-Greco c’è una certa incertezza, in mancanza di indicazioni precise. Alcuni alleati non sono neanche sicuri della prosecuzione del loro rapporto politico con l’avvocato. Greco starebbe definendo gli ultimi aspetti e lo schema dovrebbe coinvolgere soprattutto l’area civica (comprensiva del gruppo di “Liberamente”) e i forzisti, mentre sembrano in bilico i rapporti con i renziani di Italia Viva e i centristi dell’Udc (a differenza della Nuova Dc che invece potrebbe ottenere la riconferma dell’assessore Giuseppe Licata). Chi farà parte della giunta in corso di definizione, si impegnerà comunque con un documento programmatico. C’è chi lo definisce “patto di governo”, con una serie di impegni programmatici e di obiettivi da raggiungere entro fine mandato. Il sindaco e i suoi dovranno riconoscersi nel documento, che sarà una sorta di impegno istituzionale per tutte le forze che faranno parte dell’alleanza. Probabilmente, Greco chiederà un impegno concreto, con le relative firme. Un patto di fine mandato, di tipo programmatico, era già stato chiesto dai civici di “Una Buona Idea”, ancora prima dell’ufficializzazione della crisi e dell’azzeramento degli assessori. Il “patto di governo” dovrebbe fare da base per un’amministrazione comunale, che almeno nelle intenzioni del sindaco dovrebbe riprendere la marcia, in una fase nella quale diventerà cruciale concretizzare investimenti e finanziamenti, finalmente autorizzati.

I tavoli con la Regione e con il governo nazionale devono riprendere consistenza. Perdere terreno significherebbe mettere a rischio interi programmi di finanziamento, da “Agenda Urbana” a “Qualità dell’abitare”, senza dimenticare l’area di crisi e l’accordo di programma, oltre ai protocolli stilati con Eni. Oltre a qualche probabile volto nuovo in giunta, la maggioranza dovrà prendere atto degli impegni programmatici sui quali si giocheranno le sorti, anche politiche, del sindaco e della sua alleanza.

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